Canada

RCMP, meno restrizioni sull’uso di cannabis ma “è meglio astenersi”

TORONTO – I poliziotti dell’RCMP saranno più liberi di fumare marijuana nelle ore di riposo, purché siano “idonei al servizio” una volta che rientrano al lavoro. La svolta è arrivata in questi giorni e rappresenta un forte allentamento della politica dell’RCMP sul consumo di cannabis da parte dei propri membri.

La nuova politica sull’uso di sostanze sostituisce una regola del 2018 che imponeva agli agenti in prima linea ed a molti altri dipendenti dell’RCMP in posizioni “sensibili alla sicurezza” di astenersi dall’uso ricreativo di cannabis per quattro settimane prima del servizio. Il cambiamento, implementato all’inizio di questo mese, allinea i Mounties a molte altre forze di polizia.

Secondo quanto riporta la CBC, la Federazione Nazionale di Polizia – che rappresenta quasi 20.000 membri dell’RCMP – ha accolto con favore la decisione, affermando che la politica precedente “non era coerente con l’universo della polizia”. Una recente dichiarazione di Brian Sauvé, presidente della Federazione stessa, rileva che i comitati sindacali sostengono la revisione e la modernizzazione della politica sulla cannabis dal 2020. L’RCMP ha riconosciuto l’estate scorsa che la politica del 2018 era in fase di revisione, senza che fosse stata presa una decisione finale. Una nota informativa della primavera 2023, preparata per il commissario dell’RCMP, Michael Duheme, aveva infine raccomandato una restrizione di 24 ore sull’uso di cannabis prima di presentarsi al lavoro, con alcune eccezioni.

“Le organizzazioni di polizia che inizialmente avevano una tolleranza zero oppure una restrizione di ventotto giorni si stanno muovendo verso il requisito dell’idoneità al servizio o dell’astinenza per 24 ore, oppure una combinazione di entrambi”, si legge nella nota informativa, ottenuta e pubblicata l’anno scorso dalla Canadian Press.

Il 10 gennaio scorso, l’ufficializzazione, con la pubblicazione sul sito dell’RCMP della nuova politica aggiornata rispetto a quella in vigore dal 2018: “Tutti i dipendenti dell’RCMP devono essere idonei al servizio quando si presentano al lavoro, il che include non essere indeboliti da alcol o droghe. La politica riflette il dovere di diligenza che l’RCMP ha nei confronti dei suoi membri e delle comunità che serve”. Nella stessa pagina, si avverte comunque che “l’uso di sostanze può influire negativamente sulle prestazioni lavorative, sulla condotta, sull’ambiente di lavoro e sul benessere dell’utente e degli altri e può compromettere la sicurezza e la protezione dei servizi di polizia. Per quanto riguarda l’uso di sostanze compromettenti (per esempio la cannabis), il rischio di compromissione varia a seconda delle caratteristiche dell’utente, dei modelli di utilizzo e della qualità del prodotto; pertanto, potrebbe differire da un utente all’altro e da un episodio di utilizzo all’altro. Il modo più efficace per evitare qualsiasi rischio per la sicurezza è astenersi dall’uso. Tutti i dipendenti devono essere idonei a svolgere i propri compiti ed adempiere alle proprie responsabilità e non devono essere indeboliti da droghe, alcol o altre sostanze durante il servizio o al lavoro”.

Foto da Twitter X – @rcmpgrcpolice

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