Istruzione

Provveditorati,
i “Signor so tutto io”

TORONTO – Alcuni consigli scolastici sembrano perdere l’orientamento. Il 7 dicembre, i fiduciari del Consiglio scolastico di Halton Catholic District School Board (HCDSB) si riuniranno per scegliere nuovi presidente e vicepresidente per il Provveditorato e le sue commissioni che li guideranno durante l’ultimo anno del mandato del consiglio prima delle elezioni del 2022. Patrick Murphy e Marvin Duarte occupano attualmente i due incarichi.

Gli ultimi tre anni sono stati impegnativi per il Consiglio su più fronti. Le riunioni del provveditorato sono state caratterizzate da divisioni tra fazioni e “disfunzionalità”. Le riunioni sono spesso incomplete e sono necessari ulteriori meeting, improvvisati o urgenti. Gli “investigatori” esterni hanno indicato questi fattori come cause profonde dell’incapacità del Consiglio di condurre i suoi compiti in modo efficiente.

Molti genitori e contribuenti hanno espresso preoccupazione per l’ambiente di apprendimento dei loro figli e per il futuro del sistema educativo cattolico. Le chiamate e le e-mail del Corriere al direttore e al Presidente non hanno ottenuto alcuna risposta.

Ora, per sviluppare un ambiente di apprendimento migliore, in cui gli studenti possano “raggiungere, credere e sentirsi parte”, l’HCDSB ha avviato un processo per condurre un censimento a largo raggio tra tutti gli studenti nel febbraio 2022. Ha lasciato alcune persone a chiedersi perché. Il suo scopo dichiarato è raccogliere dati demografici su razza, etnia, religione, identità indigena e disabilità, il tutto per misurare la diversità della popolazione studentesca. È un consiglio cattolico dicono alcuni genitori, sottolineando l’ovvio.

Inoltre, il Consiglio invita tutti gli studenti a partecipare al Censimento su base volontaria. I genitori e tutori degli studenti dalla scuola materna fino alla classe 8 saranno responsabili della compilazione del sondaggio. E se non lo fanno? Gli studenti dalle classi 9 a 12 completeranno il censimento durante le ore di lezione. Sono minorenni.

L’idea del censimento degli studenti non piace a tutti. L’HCDSB sostiene che le informazioni raccolte aiuteranno ogni studente nel sistema poiché il Provveditorato mira a creare un ambiente di apprendimento più equo e inclusivo. Genitori e studenti hanno preoccupazioni legittime su questioni come la privacy dell’identità personale, la protezione delle informazioni raccolte e la stigmatizzazione basata sui dati forniti.

Sono scettici sul motivo per cui il censimento deve porre domande sullo stato socio-economico, sull’identità di genere e sull’orientamento sessuale. È ragionevole chiedere ai minori di specificare la loro comprensione individuale del loro genere o da chi sono attratti romanticamente, emotivamente o nell’intimità?

I genitori che si sono rivolti al Corriere chiedono come si possa accertare se tutti gli individui che partecipano al Censimento comprendano appieno il linguaggio utilizzato, o se gli intervistati abbiano la maturità per comprendere ciò che viene loro chiesto. Questo è particolarmente vero per gli studenti che completeranno il Censimento durante la lezione, dicono, “quali sono le qualifiche di coloro che in classe li assistono su questioni che riguardano il loro stato socio-economico, identità di genere o orientamento sessuale”? Cosa faranno con le informazioni raccolte?

Visto dal di fuori, sembra che si sia aspettando che accada il peggio. I minorenni possono acconsentire legalmente al Censimento, chi garantisce che le informazioni fornite sono accurate. Forse è necessario un maggiore coinvolgimento dei genitori. Per lo meno, dovrebbe essere discussa una qualche forma di consenso dei genitori/tutori che permetta ai loro figli di completare il questionario da soli.

(traduzione in italiano a cura di Mariella Policheni)

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