Il Commento

Posizioni della CBC italofobiche e denigratorie

TORONTO – L’emittente nazionale canadese fa un “lavoro di ascia” sulla comunità italo-canadese con una diatriba a tutto campo nei confronti del Primo Ministro italiano, Giorgia Meloni.

Alla vigilia di una visita personale del presidente del G7 di quest’anno, Giorgia Meloni, qualche redattore buffone incolto della CBC ha ritenuto opportuno rivolgere calunnie al Primo Ministro italiano. E, per estensione, ricoprire ogni italocanadese del paese con lo stesso fango sprezzante e intriso di odio. Come contribuenti, paghiamo per questa rate incaricata di proiettare un’immagine del paese.

Solo un ignorante condiscendente potrebbe suggerire che un attacco non così subdolo a Giorgia Meloni potrebbe in qualche modo alimentare relazioni internazionali positive con l’Italia e l’Europa, e tanto meno contribuire all’integrazione nella cosiddetta mainstream canadese di una delle etnie più numerose e antiche del Canada.

A meno che, ovviamente, il motivo non sia stato generato da malizia, cattiveria o odio nei confronti dei cittadini canadesi di origine cattolica e italiana. Se lo fosse, non lo interpreterei come un obiettivo sancito dal Parlamento nella dichiarazione di intenti della Crown Corporation. Né sono riuscito a trovare un riferimento secondo cui l’emittente televisiva nazionale dovrebbe perpetuare uno stereotipo centenario dell’“Italia fascista”.

Con un solo articolo, la CBC ha riportato l’orologio indietro nel tempo, a un’epoca in cui essere italiani era un reato penale (grazie al War Measures Act, 1940, che li trasformò tutti in alieni nemici). L’autore, John Last, scrittore freelance attualmente residente a Padova, collabora con New Republic, pubblicazione americana dedicata alla promozione di questioni socio-politiche “progressiste”, di estrema sinistra”.

Giovedì, la CBC, un’emittente via etere, ha deciso di pubblicare (cioè stampare) le sue divagazioni di estrema sinistra per sputare veleno direttamente su Giorgia Meloni e, per estensione, sugli italiani, in particolare nella diaspora in Canada. È impossibile criticare completamente un articolo così compiaciuto e scurrile in una breve colonna. La futura ex presidente Catherine Tait può aiutare, lei ne ha la responsabilità.

Ecco il titolo contorto dell’originale: Perché la leader italiana di estrema destra Giorgia Meloni riceverà sicuramente una calorosa accoglienza in Canada. Se questo non ha evocato immagini di nazisti con gli stivali nelle nostre strade davanti a un pubblico servile, allora forse questo lo farà: …Giorgia Meloni, …” è ampiamente considerata la leader più di destra del paese dai tempi del dittatore fascista Benito Mussolini. Ma non aspettatevi che emerga questo dettaglio”. Grazie per averlo menzionato.

Quali sono le autorità che sostengono l’affermazione secondo cui lei è “ampiamente considerata come…”? Vanno oltre le opinioni delle fonti liberal-democratiche presenti nell’articolo o le “opinioni progressiste” del nostro primo ministro sull’ideologia di genere?

La CBC sembra rammaricarsi che “[Meloni] sia diventata un attore chiave in Europa”…come osa? Il cielo non voglia: una donna con talento, con una propria visione del mondo e grinta per giunta. Sarei tentato di aggiungere… proprio come gli italiani canadesi che conosciamo in Canada.

La CBC, nascondendosi dietro una fonte accademica, aggiunge: “Ma per le persone di sinistra, è una tendenza preoccupante”.

Veramente? Sara’ perché la Meloni sta prendendo l’iniziativa di esplorare modi per fermare il traffico di esseri umani dall’Africa, dalle aree povere del Grande Medio Oriente e dalle aree svantaggiate dell’Europa sudorientale?

È preoccupante perché i suoi piani economici includono investimenti nella costruzione di infrastrutture per la trasformazione negli stati africani dove le devastazioni della guerra hanno dato origine a lavoro forzato, sfruttamento umano e oppressione? Sta sviluppando approcci multilaterali e cooperazione su questo tema. Questo è stato uno dei motivi della sua visita.

La CBC accusa la Meloni e l’Italia di “politiche dure sull’immigrazione”. Ha esaminato i recenti annunci del Canada riguardanti studenti internazionali e visitatori messicani? O che l’immigrazione degli italiani in Canada è di fatto bloccata da dieci anni?

Nell’ultimo decennio, una media di mille “immigrati” clandestine, a notte – ogni notte – hanno varcato i “confini” italiani e continuano a essere processati e sistemati.

Per niente scoraggiato dalla superficiale comprensione da parte del suo freelance dello sviluppo delle politiche sull’immigrazione, l’emittente televisiva Statale insiste nell’attribuire le iniziative politiche [di colonizzazione/imperialiste] dell’Italia (leggi Meloni) come “ambizioni… estese attraverso il Mediterraneo”. Per chi non lo sapesse, il Nord Africa e gli italiani hanno rapporti reciproci da 3000 anni.

Oggi la CBC conferma che le ambizioni della Meloni si concretizzano in un nuovo piano di investimenti che trasferirebbe miliardi in contanti ai paesi africani. Quella strategia era uno dei temi in discussione sabato al bilaterale Meloni-Trudeau.

Ma la CBC supplica Trudeau di mantenere salde le sue posizioni riguardo al genere, ricordandogli che le proposte della Meloni per le riforme costituzionali in Italia “[secondo anonimo] critici dicono parallele a quelle varate da Mussolini negli anni ’20, che probabilmente darebbero nuovi poteri ampi nel suo ufficio”.

Che Dio abbi misericordia: Non c’è Primo Ministro più potente di quello che cavalca l’onda di un governo di maggioranza

L’articolo non era altro che un insulto nei confronti di noi che finanziamo la CBC. Dovrebbe togliere l’articolo e chiederci scusa. Il ministro responsabile dovrebbe immediatamente effettuare una revisione completa dei suoi direttori.

In alto, Meloni e Trudeau (foto: Presidenza del Consiglio)

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