Il Commento

Il governo federale snobba i lettori tradizionali

TORONTO Una stampa libera e indipendente è la migliore salvaguardia per una democrazia sana. Per noi, c’è un po’ di interesse personale nel ripetere la frase. Le misure di salvaguardia costano denaro, proprio come tanti servizi e programmi governativi.

Sul mercato, gli inserzionisti investono denaro nell’introduzione di prodotti, nel mantenimento del servizio ai clienti e nel mantenere i consumatori aggiornati e interessati alla fornitura di beni e servizi. Non esiste cliente migliore di quello che stai già servendo. È vero nel mondo commerciale come lo è nel mondo politico.

Nell’ambito politico-governativo c’è l’onere aggiuntivo di spendere denaro pubblico (dollari delle tasse) per promuovere un obiettivo governativo che serve interessi collettivi e informare/educare il pubblico sia sul servizio che sullo scopo di tali interessi. È un obbligo per un governo responsabile.

Una settimana fa, il governo federale ha pubblicato il suo Rapporto Annuale sulle Attività Pubblicitarie del Governo Canadese (2022-2023). L’anno scorso, su tutte le piattaforme, il governo ha speso 86,09 milioni di dollari per informarti su cosa ha fatto con i tuoi soldi per rendere questo Paese un posto migliore. Questa è la “buona” notizia.

La realtà dei fatti è che ci sono 40 milioni di canadesi, quindi il governo ha speso in media due dollari e quindici centesimi (2,15 dollari) per ogni canadese per informare i suoi cittadini. La situazione peggiora. Quarantotto (48) istituzioni governative (vedi diagramma 1) “dividono” quei dollari per raggiungere i canadesi tramite i canali tradizionali (cartacei e via etere), digitali (come Google, Facebook ecc.) ed i social media.

Del totale complessivo, solo 944.602,00 dollari sono stati destinati alla carta stampata – 2,3 centesimi a persona. Bisogna supporre che i federali pensano che nessuno legga più! Ci sono le elezioni in arrivo. Secondo i diagrammi, il 71% di tutti i dollari pubblicitari sono destinati a piattaforme digitali e social – nessuna di queste è canadese.

Radio e TV insieme hanno ricevuto 10.203.131 dollari, dieci volte l’importo speso per la carta stampata. Restando in tema, i grandi motori di ricercar, Google e Meta, hanno ricevuto 16.780.189,00 dollari. L’anno scorso, Meta/Facebook e Instagram hanno bloccato tutti i fornitori di notizie canadesi, compreso il Corriere, dalle sue piattaforme. Aspettate: c’è di peggio… per alcuni.

Il Rapporto sottolinea molto il fatto che le tre super-agenzie governative responsabili della pubblicità (il Privy Council Office, il Procurement and Treasury Board) si attengono diligentemente all’Official Languages ​​Act e assegnano i finanziamenti secondo una formula che riflette la situazione del Canada popolato per il 22% da francofoni e per il 78% da anglofoni. Però il censimento del 2021 afferma che questo ultimo gruppo include un terzo elemento, quello etnico. Poco meno del 25% della popolazione si identifica come parlante una terza lingua a casa e al lavoro. Indovinate quanto hanno ricevuto in pubblicità le loro pubblicazioni.

Avreste ragione se la vostra risposta iniziasse con una Z. La tragedia è che quella risposta riflette la stessa cifra spesa tra i gruppi di terza lingua durante il culmine della pandemia, quando il flusso di informazioni era scarso. Fortunatamente, pubblicazioni come il Corriere Canadese hanno continuato a svolgere un’attività responsabile ricercando e diffondendo informazioni preziose come servizio pubblico.

Grafici dall’Annual Report on the Government of Canada Advertising Activities (2022-23)

 

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