Canada

Paura del futuro, i giovani
non vogliono figli

TORONTO – Secondo un nuovo rapporto di Statistics Canada i canadesi di di età compresa tra 15 e 29 anni non vogliono figli. I motivi citati come determinanti sono stati la preoccupazione per la situazione economica, la salute mentale e le incertezze verso il futuro dopo la pandemia di Covid-19. Sono questi i fattori che, secondo i circa 7,3 milioni di canadesi compresi in questa fascia di età, hanno abbassato la loro qualità di vita e azzerato, almeno per ora, la volontà di mettere su famiglia.

“Le preoccupazioni sull’accessibilità economica e la mancanza di alloggi adeguati sono stati citati più recentemente come fattori che influenzano le intenzioni di procreare dei canadesi, in particolare tra quelli di età compresa tra 20 e 29 anni” si legge nel rapporto pubblicato ieri.

L’abbassamento dei tassi di fertilità è stato nel radar di StatCan per anni, con una tendenza più marcata a partire dal 2009. Nel 2020, il tasso di fertilità del paese è sceso da 1,47 bambini per donna a 1,40 bambini per donna. Secondo StatCan, circa il 38% dei giovani adulti ora non crede di potersi permettere di avere un figlio nei prossimi tre anni, mentre il 32%, al tempo stesso, non ritiene di poter disporre di un alloggio adeguato ad accogliere una eventuale famiglia.

Il rapporto di StatCan rileva inoltre che recenti sondaggi indicano che i giovani canadesi sono in generale meno soddisfatti e meno fiduciosi nel futuro. Uno dei problemi comuni indicati è l’aumento del costo della vita. “Ad esempio, nel 2022, il 32% dei giovani ha affermato che avrebbe voluto acquistare una casa o trasferirsi in una nuova abitazione in affitto, ma ha deciso di non farlo a causa dei prezzi schizzati alle stelle – osserva il rapporto – queste sfide non scompaiono una volta che i giovani compiono 30 anni. Piuttosto, queste difficoltà sono presenti e potrebbero ostacolare in modo permanente l’accesso in età adulta a uno standard di vita che magari si aspettavano quando erano ragazzi”.

Secondo l’ultimo rapporto StatCan, i giovani sono molto più propensi ad andare in affitto, il che può renderli più “vulnerabili” ai cambiamenti nel mercato immobiliare e degli affitti. Secondo il rapporto, rispetto a tutte le altre fasce d’età, le generazioni più giovani spendono una quota maggiore del proprio reddito per una abitazione.

In tutto il Canada, per poter avere un tetto sopra la testa, hanno speso il 23% rispetto al 16% degli altri gruppi. Questa percentuale è stata ulteriormente esacerbata in città come Toronto, dove i giovani hanno speso il 31% del reddito totale per l’abitazione, contro il 20% di tutte le altre età.

Un costo della vita più elevato significa anche che i giovani vivono con coinquilini o genitori. Nel 2021, circa il 18% delle persone di età compresa tra 20 e 29 anni viveva con persone che non facevano parte della propria famiglia.

StatCan afferma che il reddito gioca un ruolo anche nella salute mentale dei giovani: altri rapporti sottolineano come i membri delle famiglie più povere hanno meno probabilità di avere una salute mentale “eccellente” o “molto buona”. “Dal 2016 al 2021/2022 la speranza è diminuita tra i giovani canadesi di età compresa tra 15 e 29 anni di circa 15 punti percentuali – si legge ancora nel rapporto – c’è stato anche un notevole calo di soddisfazione della vita nei giovani adulti”.

A causa delle difficoltà di ordine pratico – economiche in primo luogo – e di altri fattori i giovani non vedono un futuro tutto “rose e fiori”.

(foto Instagram mebredazione )

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