Ontario

Più case per tutti,
ma chi pagherà i servizi?

TORONTO – I Comuni dell’Ontario temono che la nuova legislazione abitativa adottata dalla Provincia possa scaricare oneri eccessivi sui Comuni stessi e sui contribuenti. Il disegno di legge presentato martedì dal ministro degli Affari Municipali e dell’Edilizia Abitativa dell’Ontario, Steve Clark, infatti, ridurrebbe e/o esonererebbe dalle tasse che i costruttori dovrebbero pagare per poter costruire. In particolare, gli alloggi a prezzi accessibili e gli alloggi senza scopo di lucro, nonché alcune altre unità, sarebbero esenti da vari oneri. Ma quelle tasse vanno ai Comuni per pagare i servizi per i residenti come strade, centri comunitari e servizi di transito. E secondo l’Associazione delle Municipalità dell’Ontario, l’onere finanziario di infrastrutture e servizi andrebbe a ricadere proprio sui contribuenti.

Il leader del partito dei Verdi, Mike Schreiner, ha affermato che deve essere la Provincia a finanziare questa perdita di entrate per i Comuni, altrimenti saranno i residenti a dover pagare il conto. “Se la Provincia non si fa avanti per sostituire le spese di sviluppo, essenzialmente chiede un aumento delle tasse sui contribuenti immobiliari”, ha detto mercoledì. “I Comuni dovranno infatti sostituire quelle entrate e in realtà hanno soltanto due strumenti per farlo: tagliare i servizi oppure aumentare le tasse sulla proprietà”.

Il ministro Clark ha però ribattuto che i Comuni hanno 8 miliardi di dollari in riserve per le spese di sviluppo. “Continueremo a lavorare con i nostri partner municipali”, ha detto. “Lavoreremo anche con il governo federale sul loro fondo per l’accelerazione degli alloggi da 4 miliardi di dollari. Pensiamo che aiuterebbe anche i Comuni”.

Il sindaco di Toronto, John Tory, ha a sua votla dichiarato che la rimozione di tali oneri di sviluppo potrebbe costare alla città centinaia di milioni di dollari. “Quello che non possiamo permetterci, è vedere un governo fare promesse e pagarle con i soldi di qualcun altro”, ha detto Tory. “Questi addebiti che raccogliamo non vanno nel flusso di entrate generale, ma sono oneri specificamente assegnati a cose che devono ancora essere costruite”. Lo stesso Tory ha poi dichiarato di essere favorevole alla “spinta” di ciò che la legislazione cerca di fare, cioè costruire nuovi alloggi, ma si è detto “molto preoccupato” per l’aspetto dei costi di sviluppo. “Siamo in una posizione in cui vogliamo stimolare l’edilizia abitativa”, ha detto. “(Nuovi edifici) devono avere fognature per portare via le acque reflue. Devono avere acqua per rifornire quegli edifici. Devono avere strade e mezzi di trasporto per collegare quegli edifici al resto della città e quelli erano e sono pagati in parte da oneri edilizi”.

L’Ontario Big City Mayors, da parte sua, ha affermato di aver accolto favorevolmente il disegno di legge, ma desidera che il periodo di dibattito pubblico sulle modifiche normative sia esteso per consentire ulteriori discussioni. “Ci sono alcune cose molto positive, ma ci sono alcuni elementi che richiederanno un’ulteriore revisione, come l’impatto della rimozione dei costi di sviluppo”, ha affermato in una nota Cam Guthrie, sindaco di Guelph e presidente di OBCM.

Il piano abitativo del governo provinciale mira a raggiungere l’obiettivo di costruire 1,5 milioni di case in 10 anni e propone inoltre di consentire più unità su un lotto residenziale, introdurre una maggiore densità abitativa vicino alle stazioni di transito, ridurre il carico fiscale sulla proprietà per i condomini multi-residenziali e perseguire programmi di affitto a riscatto.

Foto di Toronto di Lucas Wendt da Pixabay

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