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OMS, il direttore generale Ghebreyesus
unico candidato al secondo mandato

GINEVRA – Cinque richieste ai Grandi della Terra per arrivare a una svolta nella lotta al Covid-19. A farle, per iscritto, è stato Tedros Adhanom Ghebreyesus (nella foto), direttore dell’Oms fresco di auto candidatura in vista della scadenza del suo primo mandato.

Ghebreyesus ha inviato una lettera a Mario Draghi e agli altri leader mondiali riuniti al vertice G20 di Roma. “Ho cinque richieste – si legge – In primo luogo, risolvere la crisi dei vaccini e porre fine alla pandemia. Da quando vi siete incontrati virtualmente a Riyadh l’anno scorso, sono state somministrate 7 miliardi di dosi di vaccino. I paesi a basso reddito, la maggior parte dei quali in Africa, hanno ricevuto solo lo 0,4% di questi vaccini; oltre l’80% è andato nei paesi del G20. In secondo luogo, finanziare completamente l’Access to COVID-19 Tools Accelerator, che ha bisogno di 23,4 miliardi di dollari USA nei prossimi 12 mesi per ottenere test, trattamenti e vaccini dove sono più necessari”.

“In terzo luogo, sostenere un’ambiziosa task force congiunta finanza-salute del G20, collegata a un fondo di intermediazione finanziaria per il finanziamento aggiuntivo della preparazione e della risposta alla pandemia, con chiari collegamenti con l’OMS, come sottolineato in precedenza dalla cancelliera Merkel.

“Quarto, adottare un trattato o un accordo internazionale radicato nella costituzione dell’OMS. E quinto, investire in un’OMS rafforzata, potenziata e finanziata in modo sostenibile, al centro dell’architettura sanitaria globale. Quando ci siamo incontrati meno di un anno fa, 1,5 milioni di persone avevano perso la vita a causa del COVID-19. Un anno dopo, il pedaggio è di 5 milioni. Quanti altri moriranno, in questa e future epidemie? La risposta è nelle vostre mani”.

Ghebreyesus nel fine settimana ha anche fatto sapere che si ricandiderà una volta scaduto il suo attuale mandato, come ha annunciato la stessa organizzazione dell’Onu. Non ci sono concorrenti. Nella sua lettera di candidatura, l’ex ministro etiope della Salute e degli Esteri ha affermato che la malattia Covid-19 «ha sconvolto il mondo» e nel secondo mandato vuole assicurarsi che il pianeta sia «davvero pronto» ad affrontare un’altra crisi di questo tipo.

Eletto alla guida dell’Oms nel 2017, Tedros vedrà scadere il proprio mandato ad agosto.

Sono stati 17 i Paesi dell’Unione europea ad aver dato il proprio sostegno a Tedros, tra questi Germania e Spagna hanno dichiarato che il rafforzamento dell’Oms sulla scia della pandemia «deve continuare con un impegno pieno e completo», aggiungendo che l’organizzazione ha bisogno di «una leadership forte, pragmatica e visionaria».

Fuori dall’Ue, a proporre Tedros sono stati Bahrein, Barbados, Botswana, Isole Cook, Indonesia, Kazakistan, Kenya, Oman, Ruanda, Tonga, Trinidad e Tobago. L’Indonesia ha sostenuto che il mondo deve ancora superare la pandemia «e ha bisogno di una leadership in continuità all’interno dell’Oms», mentre Kenya, Oman e Ruanda hanno espresso la profonda convinzione che Tedros «è nella posizione ideale per continuare nel ruolo».

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