TORONTO – Via libera della House of Commons alla mozione governativa che porta con sé la riforma delle plusvalenze. I liberali sono stati appoggiati dai deputati dell’Ndp, del Bloc e dal Green Party, mentre i conservatori di Pierre Poilievre – che fino a questo momento non avevano preso una decisione ufficiale sui cambiamenti del capital gain – hanno votato contro, sostenendo che la riforma non peserà solamente sulle fasce più ricche della società canadese, ma anche sulla classe media. I cambiamenti quindi entreranno in vigore a partire dal 25 giugno, esattamente come stabilito nella tabella di marcia messa a punto dal governo sin dalla presentazione del budget federale del 16 aprile scorso.
Soddisfazione da parte ministro delle Finanze Chrystia Freeland, che inizialmente aveva incluso i cambiamenti sulle plusvalenze all’interno della Legge di Bilancio 2024, salvo poi decidere di scorporare il provvedimento e presentare un disegno di legge autonomo. Positivi ovviamente anche i commenti del primo ministro Justin Trudeau, che non ha perso occasione durante il suo intervento alla House of Commons per attaccare i conservatori per il loro tentativo, andato a vuoto, di affossare la misura. “Noi – ha sottolineato il leader liberale – siamo per l’equità generazionale e ci stiamo facendo avanti per i canadesi, al contrario dei conservatori che difendono solamente i ricchi.
“Se non avesse un impatto reale sui canadesi, sarebbe quasi divertente vedere il leader conservatore annodarsi per cercare di giustificare il voto a favore dei vantaggi per i ricchi canadesi quando vendono investimenti davvero redditizi”.
Come era ampiamente prevedibile, ne è nata un’accesa discussione che ha coinvolto anche il leader dell’opposizione.
Secondo Poilievre i ricchi troveranno il modo di spostare i loro soldi fuori dal Canada per evitare di pagare la tassa, che influenzerà negativamente gli agricoltori, le piccole imprese, i medici e i costruttori di case.
“Perché ogni volta che il primo ministro menziona la classe media, questa diventa più povera?”, ha esclamato Poilievre. “È incredibile che durante una carenza di alloggi, voglia tassare i costruttori di case”, ha poi continuato. “Durante una carenza di assistenza sanitaria, vuole tassare i nostri medici. Durante una crisi alimentare, vuole tassare i nostri agricoltori. E mentre la nostra economia si sta contraendo più di qualsiasi altra economia del G7, lui vuole tassare i creatori di posti di lavoro delle nostre piccole imprese. Non è questa la definizione di pazzia?”.
Come funziona la riforma. Ma cosa sono le plusvalenze e come funzionano i nuovi meccanismi di calcolo? Il capital gain è in sostanza il profitto che viene fatto, a livello individuale, dalla vendita di un determinato bene, come case e azioni nel mercato borsistico. Il più classico esempio di plusvalenza è quello che deriva dalla vendita di una seconda abitazione (no della casa di residenza, dove invece non si pagano tasse): se viene acquistata a un milione di dollari e rivenduta dopo qualche anno a un milione e mezzo, il capital gain è di 500mila dollari.
Attualmente su questa cifra si applica una tassazione del 50 per cento: con la riforma approvata alla Camera, gli individui pagheranno il 66 per cento su tutte le plusvalenze che superano i 250.000 dollari in un solo anno.
Freeland afferma che le residenze primarie continueranno ad essere esentate e insiste sul fatto che la mossa è quella di livellare il campo di gioco tra i ricchi canadesi che guadagnano la maggior parte del loro reddito dalla vendita di investimenti e i canadesi a medio e basso reddito che guadagnano la maggior parte del loro reddito dal lavoro.
Secondo il ministro delle Finanze, i canadesi davvero ricchi spesso pagano un’aliquota fiscale inferiore rispetto ai canadesi a reddito medio. “Stiamo chiedendo loro di pagare un po’ di più in modo da poter investire di più in alloggi per i giovani per essere in grado di avere lo stesso tipo di opportunità che hanno avuto le generazioni precedenti.
Secondo i calcoli del governo, la riforma sulle plusvalenze dovrebbe portare circa 19 miliardi di nuove entrate, la maggior parte raccolte dai canadesi che hanno un reddito di almeno 1,4 milioni di dollari annui.