Cultura

Mixed by Erry – Osa sognare

TORONTO – “Le cose non devono essere standardizzate. Tutti sono alla ricerca di qualcosa e inseguire il proprio sogno è un po’ più facile quando si pensa fuori dagli schemi”Regista italiano Sydney Sibilia

Questo è il modo in cui il co-sceneggiatore/regista di Mixed by Erry descrive con certezza il suo tema principale, anche se alcuni contesti potrebbero suggerire ulteriori riflessioni.

Il film descrive la storia reale di tre fratelli che facevano pirateria musicale per diventare l’etichetta discografica di maggior successo in Italia. Il film biografico sfuma il confine tra ambizione e avidità, ingegnosità e opportunismo, aspirazione e ambizione sconsiderata. La torbida moralità non solo dei nostri protagonisti, ma anche il modo in cui vengono perseguitati e sfruttati dalle forze dell’ordine, dalla mafia e dalle grandi aziende è un altro tema generale presentato nel film.

“Mixed by Erry” è la storia vera di tre fratelli del quartiere Forcella di Napoli che dagli anni ’70 agli anni ’90 hanno venduto milioni di cassette contraffatte, diventando un’etichetta discografica multimilionaria [di pirateria]. Il sogno sfuggente del fratello più giovane di diventare un DJ è il catalizzatore del loro incerto viaggio come produttori musicali. Quando a Enrico, o “Erry”, viene negato un posto come deejay presso la discoteca locale, il manager del locale consiglia a Erry di mantenere il suo lavoro quotidiano. Il motivo: Erry “manca di stile e di internazionalità”.

Con il suo sogno effettivamente represso e il lavoro quotidiano che gli è stato tolto poco dopo, Erry trasforma l’hobby della registrazione di cassette in una massiccia impresa commerciale. I realizzatori gestiscono abilmente la differenza, a volte piccola, tra ciò che è legale e ciò che è illegale, senza mai ridurre i personaggi ad archetipi superficiali o unidimensionali. Anche se il fascino adolescenziale dei fratelli affascina immediatamente lo spettatore, la loro arroganza è quasi sempre in piena mostra, distogliendo il pubblico dal fare facili paragoni con figure mitiche come Robin Hood.

Le zone moralmente grigie inerenti al mondo delle grandi imprese sono evidenziate anche in una scena particolare, interpretata da Fabrizio Gifuni, il cui soliloquio del personaggio cattura perfettamente la lotta sempre presente dell’umanità contro l’avidità. Quando una Audio Media Company ottiene un accordo esclusivo per fornire ai fratelli cassette non registrate, il direttore della società Arturo Barambani (Gifuni) pronuncia un discorso toccante sull’onnipotente dollaro. Quando un collega ricorda ad Arturo che i ragazzi stanno portando avanti un’operazione illegale, Arturo si affretta a replicare: “Non sappiamo nulla, non ne abbiamo parlato. Inoltre, Carlo, che diavolo, vendiamo cassette vuote. Dovrebbero usarle, no? Davvero vuoi l’onesta verità? A me per 15 miliardi di lire all’anno potrebbero sottrarre qualunque cosa. Potrebbero costruire campi minati; arricchire tutto l’uranio del pianeta Terra. Non me ne frega niente!”

“Mixed by Erry” ricorda spesso alcuni dei migliori film polizieschi americani – come “Blow”, “War Dogs” e “Wolf of Wall Street”. È un film provocatorio, confezionato per intrattenere il pubblico generale, e riesce a farlo con stile e internazionalità – e con molto meno denaro. Il budget del film era di 8,5 milioni di euro, meno di un terzo di quanto i suddetti film americani hanno speso per le loro produzioni, ma non per questo meno divertente.

Essendo originario di Salerno, il regista Sydney Sibilia ha chiaramente preso a cuore il messaggio del film quando ha iniziato a realizzare “Mixed by Erry”. Con un budget limitato e attori sconosciuti (fuori dall’Italia) Sibilia e i suoi collaboratori avrebbero dovuto innovare e pensare fuori dagli schemi proverbiali. E così hanno fatto. Ora hanno realizzato un film di successo su Netflix i cui attori potrebbero diventare più internazionali a causa… dell’inseguimento di un sogno.

Nella foto, due immagini di scena del film “Mixed by Erry”

Massimo Volpe, autore di questa recensione, è un filmmaker e scrittore freelance di Toronto: scrive recensioni di film/contenuti italiani su Netflix

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