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Mercoledì di Rochester: schietta auto-celebrazione

Cari lettori di Mercoledì, questa nostra nota esce da giugno del 2019 – entriamo cioè nel quinto anno – e continua ad andare come una bomba: una fonte di grande soddisfazione per me, che la scrivo, e per Rochester Executive Search, che ci ha creduto e la sostiene fin dall’inizio. Ha attratto migliaia di lettori entusiasti e straordinariamente fedeli – specialmente viste le tante altre cose che ci sono da leggere in ufficio ‘per dovere’. Forse è giunto il momento di spiegare cosa stiamo tentando di fare…

Viviamo la prima epoca umana in cui la sostanziale maggioranza di chi lavora lo fa usando la mente e stando seduto, anziché piegato in due nei campi o nei boschi. Si tratta cioè della ‘de-muscolarizzazione’ del lavoro ed è l’ufficio il ‘tempio’ di questa civiltà.

Il nuovo ambiente lavorativo ha reso ovvia la parità tra i sessi, almeno da quando le donne non sono più le ‘signorine servitrici’ in ufficio, una trasformazione ormai largamente – seppure non totalmente – compiuta. La civiltà dell’ufficio ha creato un rapporto nuovo tra i sessi, che si incontrano interagendo ‘normalmente’, ha in buona parte reso l’attività produttiva umana indifferente al tempo meteorologico, ha trasformato le necessità dietetiche, ha stravolto la comune idea del galateo, ha aumentato enormemente la nostra conoscenza del mondo esterno, arrivando perfino a ridisegnare il contenuto del matrimonio.

L’ufficio ha innestato una propria cultura, soprattutto valorizzando le donne, ma anche i maschi – non più dei semplici prestatori di forza muscolare. È una cultura, per definizione, di persone dalla buona scolarizzazione. Negli uffici non c’è più posto per analfabeti o per chi non sa fare minimamente di conto – e nemmeno per chi non si lava… Ricordiamo che oggi l’ufficio è, nel mondo, il modello dominante di ‘posto di lavoro’.

Rispetto a tutta la storia umana, è uno stravolgimento immenso, ed è successo tutto in tempi straordinariamente brevi, letteralmente misurabili in alcune decine d’anni. Inoltre, il (per ora limitato) fenomeno del Work From Home non smonta la tendenza, piuttosto porta i suoi effetti in casa.

Forse perché tutto questo è oggi ‘normale’, il fenomeno non è molto studiato, se non dal punto di vista organizzativo e da quello dell’ottenimento di una maggiore efficienza. La nuova ‘cultura’ in senso lato che si sta sviluppando negli uffici non viene riconosciuta per quella che è. Perfino l’editoria la sfrutta poco: la stampa femminile è più attenta, ma è molto sul “dress for success” e la manicure della donna ‘di potere’. La business press maschile è invece fortemente orientata alla ‘managerialità’ e alle donne manager disposte a trasformarsi, professionalmente parlando, in maschi…

Ora, sto semplificando, ma credo che l’anomalo successo di Mercoledì dimostri che ci siano temi per la popolazione degli uffici che sono poco sfruttati altrove e che a quel pubblico – voi, infatti – possono interessare. Chi altro leggerebbe una nota sull’invenzione del distruggi documenti? Eppure quel numero è andato particolarmente bene. Voi, perlopiù senza accorgervene, siete gli attori, i fautori e i portabandiera di una straordinaria rivoluzione sociale e culturale. Andate celebrati e, per come possiamo, serviti…

Grazie e, intanto, Vive la révolution!

James

Il Corriere Canadese si associa alla celebrazione del Mercoledì!

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