Un museo internazionale del calcio e un festival dedicato a Gigi Riva. Sono questi i due progetti lanciati a Loreto Aprutino (nella foto qui sopra, di Rossella Caldarale), con la possibilità di portarli anche in Canada anche e soprattutto in vista dei Mondiali di calcio in programma nel 2026. Pubblichiamo un articolo in proposito, scritto da Nancy Perin e suddiviso in due parti: questa è la prima.
Articolo di Nancy Perin
TORONTO – Anche se in realtà in questo momento l’oceano ci separa, e sono costretta ad usare una fredda videocamera, mi piace immaginare di fare questa intervista mentre sono a Loreto Aprutino, in Abruzzo, Italia, nello studio della mia amica e artista Ester Crocetta, un ambiente dall’atmosfera vibrante e accogliente, dove il profumo del calice di vino si mescola con l’odore particolare dei materiali scultorei. Con Ester c’è anche Renato Mariotti, sindaco di Loreto Aprutino, entrambi coinvolti in due progetti importanti, il Museo Internazionale del Calcio e il Festival in omaggio al celebre campione Gigi Riva.

Renato, raccontarmi del Museo Internazionale del Calcio.
“Il Museo Internazionale del Calcio di Loreto Aprutino, inaugurato il 6 giugno del 2021 a Palazzo Guanciali Tanzi, è il primo e unico nel suo genere al mondo, nato dal desiderio di valorizzare il centro storico di Loreto e di recuperare il patrimonio culturale locale. Progettato per mantenere gli arredi originali del palazzo, il museo accompagna i visitatori in un doppio viaggio: nella storia del calcio e nel passato agricolo della regione. Camminando tra le stanze, è possibile scorgere le stoviglie antiche della cucina dell’Ottocento e i prodotti tipici, come vino e olio, che ricordano la connessione profonda tra sport e territorio. L’esposizione segue un percorso cronologico che attraversa tre piani: si parte dall’Europeo 2021 al piano terra, si risale al 1992 al primo piano e infine si arriva al 1927 all’ultimo piano. Cimeli preziosi sono esposti in bacheche, come il pallone con cui Pelé giocò la sua prima partita in un Mondiale nel 1958 e le maglie di campioni italiani come Del Piero, Zola, Totti, Baggio, Di Francesco”.
Come siete riusciti a procurarvi i cimeli?
“È stato frutto di una ricerca di 20 anni attraverso video, foto, e attraverso i collegamenti e contatti in tutto il mondo”.
Nel museo è presente anche una bacheca per il Canada. Come è arrivato il Canada a Loreto?
“Questa è una storia che conosci. Il modo in cui il Canada è entrato nel Museo è stato grazie al gol di Davies e all’amicizia con te e Rocco. Tramite voi e l’entusiasmo di John Bella, il Museo si è arricchito della medaglia originale della FIFA, la maglia di Johnathan David e di Alphonso Davies, il calciatore canadese dell’anno 2022, che ha segnato il primo gol storico del Canada in una Coppa del Mondo”.
So che nel museo c’è anche una bacheca dedicata ad uno dei giocatori più amati in Italia e non solo, Gigi Riva. Cosa mi racconti a proposito?
“Lo spazio dedicato a Gigi Riva è un ponte tra i suoi trionfi passati e il grande riconoscimento che ancora continua ad esserci nel presente. Essa contiene tre pezzi: il pallone dell’ultima partita in nazionale di Gigi Riva, Italia-Argentina al mondiale del 1974; l’opera “Edis senti che tuono” di Ester Crocetta; il pallone del primo goal in nazionale di Gigi Riva, durante la partita Italia-Cipro, vinta 5-0 del 1 novembre 1967 per le qualificazioni Euro 68. A gennaio 2024 il grande campione è mancato. Per onorare la sua memoria, il Centro Studi Sport e Valori di Chieti ha avuto l’idea di creare l’evento Festival Nazionale “Rombo di Tuono” dai Nuraghi ai Tholos il mito di Gigi Riva. L’evento si è tenuto a Loreto Aprutino per varie ragioni, sia per la grande partecipazione, sia per la diretta conoscenza del Sindaco Renato Mariotti del Centro Studi ideatore dell’evento, in quanto Renato è consigliere nazionale del CNIFP (associazione etica che fa capo al CONI), e, infine, per la presenza del Museo Internazionale del Calcio a Loreto (Museo istituzionale del CNIFP). Prima dell’evento è stata organizzata una presentazione il 18 settembre 2024 alla Camera dei Deputati a Roma. I giorni del Festival sono stati il 20 e 21 settembre 2024. Due giorni straordinari con ospiti illustri quali il figlio del campione Nicola Riva e Claudio Ranieri suo amico e allenatore, cui sono state consegnate due copie identiche della scultura “Edis senti che tuono”. Insieme alle due opere scultoree sono state consegnate agli altri ospiti anche 20 stampe personalizzate dell’opera con l’aggiunta dei colori della squadra del Cagliari”.

Ester, parlami di come nasce l’idea e il nome dell’opera “Edis senti che tuono”.
“Uno degli organizzatori del Festival, guardando il mio libro “ENERGIA BIANCA” era stato colpito dalle sculture fatte per Premi sportivi passati. Come ad esempio l’opera scultorea per il premio Nazionale dedicato ad Ondina Valla nel 2022, in occasione della celebrazione della città Capitale della cultura. Chi conosce la mia arte sa del profondo legame di essa con l’uomo e la natura. Questa volta avevo il compito di esaltare il legame tra uomo e natura sottolineando non solo la potenza ma anche il legame umano e familiare. Realizzando la scultura per Gigi, ho pensato che l’osservatore fosse sua madre Edis, che è stata cruciale nell’educazione e nella formazione di Gigi. Edis, con la sua pronuncia affettuosa, rappresenta il legame indissolubile che ha forgiato l’uomo e l’atleta, un simbolo di amore e ostegno che ha accompagnato Gigi in ogni sua conquista. Edis era il faro di questo straordinario viaggio: “Senti che tuono!” rappresenta non solo la sua forza, ma anche l’orgoglio di una madre che ha visto il proprio figlio emergere e brillare. Il risultato e’ stato una scultura contemporanea che rappresenta un simbolo tangibile della sua eredità sportiva e della sua umanità. La forma, i colori e i materiali scelti per l’opera riflettono la sua potenza atletica, oltre che il legame emotivo con il Cagliari e la Sardegna. Infine, sopra tutto questo, ritorna il senso della famiglia nel percorso verso il successo”.

Renato, c’è qualcos’altro che vorresti dire ai nostri connazionali in Canada?
“Certamente. Il Museo Internazionale del Calcio di Loreto Aprutino è un simbolo di storia e identità condivisa. È uno spazio che va oltre il semplice omaggio allo sport: è un ponte tra generazioni e culture, un invito a scoprire la forza dei legami umani e la bellezza di un’eredità che continuerà a ispirare. L’Abruzzo è una bellissima regione italiana e Loreto Aprutino è un’incantevole luogo da visitare che oggi ospita l’unico Museo unico nel suo genere a livello mondiale!”.
(fine della prima parte)