Cultura

Lorenzo Zurzolo: orgoglioso del cinema italiano

TORONTO – “Squali”, le cui riprese sono iniziate in Veneto a luglio, è ora in post-produzione e segna il debutto alla regia del regista romano Daniele Barbiero. Il film vede come protagonisti Lorenzo Zurzolo e James Franco. È un entusiasmante tandem e un progetto di buon auspicio per il promettente Zurzolo, uno dei talenti emergenti italiani.

Franco, che un tempo era considerato il James Dean della sua generazione dopo essere esploso nel successo televisivo di Judd Apetow “Freaks and Geeks” e poi al fianco di Robert DeNiro in “City by the Sea” (2002), si sta avvicinando alla seconda metà della sua carriera e sta interpretando il ruolo di mentore per una generazione più giovane di talenti.

Zurzolo, che ha appena concluso “M. Il Figlio del Secolo”, una miniserie in sei puntate sull’ascesa di Benito Mussolini, è molto impegnato e richiesto, sia in televisione che al cinema. Un altro film molto atteso, “Hand of Dante”, sulla confisca di un manoscritto originale di Alighieri, vede Zurzolo protagonista insieme ai colossi di Hollywood Al Pacino, Jason Mamoa e Gal Gadot.

“Squali”, prodotto da Eagle Pictures e Camaleo di Roma, insieme alla Neo Art Producciones spagnola e alla Agresywna Banda polacca, segue la storia di un neolaureato Max (Zurzolo), che oscilla tra le opzioni su cosa fare nella sua vita. Entra in scena l’avido Robert Price (Franco), un imprenditore intraprendente che mostra interesse per un’app sviluppata da Max. Ne consegue una partnership che spinge Max in un mondo turbolento e ad alto rischio in cui la ricompensa non vale sempre il rischio. Il film è stato girato principalmente nel Lazio e nel Veneto in un periodo di sei settimane e sarà distribuito da Eagle Pictures.

Mentre alcuni professionisti del settore in Italia hanno dato vita ad una recente disputa con il Ministero della Cultura per piccole riforme al credito d’imposta del 40% per il cinema, l’interesse internazionale per l’Italia non sembra essere in declino. I piani di Cinecittà di costruire cinque nuovi teatri di posa (entro il 2026), mentre la rivitalizzazione del suo backlot e quattro teatri esistenti aumenterà la capacità di produzione del 60%. Questa rinascita delle coproduzioni italo-americane che alcuni hanno suggerito come un ritorno all’era della “Hollywood sul Tevere”, ha suscitato in alcuni attori italiani un rinnovato senso di orgoglio.

In una recente intervista per la rivista londinese “Monocle”, Lorenzo Zurzolo ha detto: “Tendiamo a sottovalutarci in Italia. Quando sono all’estero, vedo così tanto rispetto per il nostro cinema e i nostri attori. Abbiamo il talento per essere all’altezza della nostra reputazione. Dobbiamo solo credere un po’ di più in noi stessi”.

Foto di Lorenzo Zurzolo di Pablo Saez e Lighthouse Productions  

Massimo Volpe, autore di questa recensione, è un filmmaker e scrittore freelance di Toronto: scrive recensioni di film/contenuti italiani su Netflix

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