TORONTO – La road map verso il voto anticipato è pronta. Ieri, come ampiamente previsto, abbiamo assistito al primo passo istituzionale con la visita ufficiale di Doug Ford della vice governatrice Edith Dumont, alla quale è stata presentata la richiesta ufficiale per la fine anticipata della 43ª legislatura a Queen’s Park. Il protocollo prevede quindi l’indizione, prevista per oggi, delle elezioni anticipate in Ontario, con l’appuntamento alle urne fissato per il prossimo 27 febbraio.
Mentre i partiti in corsa si stanno affrettando a nominare i candidati ufficiali per i 124 seggi a disposizione, il governo approfitta di questa ultimissima finestra della legislatura corrente per presentare misure e proposte che saranno parte integrante della piattaforma programmatica del Progressive Conservative. Lunedì l’esecutivo si è impegnato a stanziare 1,8 miliardi di dollari nel settore sanitario con l’obiettivo di garantire a tutti i residenti in Ontario un medico di famiglia o l’accesso a equipe mediche di base.
Ieri, invece, il governo è tornato su un altro tema che sta molto a cuore all’elettorato di Toronto – un bacino elettorale di primaria importanza alle prossime elezioni – con il via libera alla rimozione di tre piste ciclabili.
L’esecutivo ha annunciato di aver assunto una società di ingegneria per finalizzare il progetto per la rimozione delle piste ciclabili da alcune strade di Toronto: Bloor Street West, Yonge Street e University Avenue.
“Il nostro governo ha sentito forte e chiaro dai residenti e dalle imprese i problemi con gli ingorghi. L’approccio fallimentare di installare piste ciclabili senza pensarci due volte per i conducenti o le imprese locali non sta funzionando”, ha dichiarato Prabmeet Sarkaria, ministro dei Trasporti dell’Ontario.
“Liberando alcune delle strade più importanti di Toronto, stiamo riportando il buon senso nella pianificazione municipale”.
Il governo non ha indicato quando le piste ciclabili saranno rimosse. Ford si è spesso lamentato del fatto che alcune piste ciclabili creano ingorghi, in particolare su un tratto di Bloor Street West, a circa 10 minuti di auto dalla sua casa nel West End di Toronto. Christine Hogarth, deputata di Etobicoke-Lakeshore, ha fatto eco ai commenti passati di Ford. “Le piste ciclabili di Bloor sono state preoccupanti fin dall’inizio per i numerosi residenti che fanno acquisti e vivono nella comunità”, ha detto Hogarth. “Le corsie erano sottoutilizzate e causavano stress ai conducenti, agli anziani, alle persone con problemi di accessibilità e rendevano più difficile per i soccorritori attraversare la nostra comunità. La rimozione di queste piste ciclabili ha senso per la nostra comunità e non può essere fatta abbastanza presto”.
A novembre, l’Ontario ha approvato una legge che impedisce ai comuni di aggiungere nuove piste ciclabili quando rimuoverebbero una corsia di traffico veicolare. Il disegno di legge consente anche la rimozione delle piste ciclabili su Bloor Street, Yonge Street e University Avenue.
La città di Toronto, che si è opposta alla legislazione provinciale intitolata “Reducing Gridlock, Saving You Time Act, 2024”, ha stimato che la rimozione di infrastrutture per piste ciclabili per un valore di 27 milioni di dollari costerebbe 48 milioni di dollari.
Nella foto in alto: Queen’s Park, sede dell’Assemblea legislativa provinciale dell’Ontario
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