Ontario

No al trasferimento alla LTC, scattano le multe

TORONTO – Le conseguenze del Bill 7 sembrano essere state tante e tutte negative.

La legge che è stata emanata nel 2022, impone agli ospedali di comminare multe di 400 dollari al giorno ai pazienti che possono essere dimessi ma necessitano di cure a lunga degenza e in mancanza di posti letto liberi in quella preferita si rifiutano di recarsi in un’altra struttura.

Mentre il ministro del Long Term Care Stan Cho appena due settimane fa ha affermato che nessuno è stato multato, la portavoce del ministro della Sanità Sylvia Jones ha detto che le persone multate sono state sette ma il ministero non ne era a conoscenza. “L’Ontario Health e il funzionario regionale della sanità dell’Ontario avrebbero dovuto segnalare questi casi di addebiti al Ministero della Salute e al Ministero del LTC – ha scritto – ma quest’ultimo passaggio non è stato completato”.

Quel che Jansen non è stato in grado di dire è quando è successo, se a qualcuno di loro vengono ancora addebitati 400 dollari al giorno o quale sia l’importo complessivo delle multe.

L’informazione che sono state emesse multe è venuta a galla poco dopo che The Canadian Press ha riferito che quasi 300 pazienti erano stati trasferiti in case di cura a lunga degenza non di loro scelta.

La leader dell’NDP Marit Stiles ha definito la spiegazione campata in aria. “Gli abitanti dell’Ontario non se la bevono – ha dichiarato – le persone più vulnerabili continueranno a trovarsi in questa situazione se il governo non si sbarazzerà di una legge che noi dell’NDP, esperti e famiglie abbiamo detto loro essere assolutamente crudele”.

Dello stesso avviso è stato il leader del Green Party Mike Schreiner. “Questo è un goffo tentativo da parte del governo Ford di eludere la responsabilità del Bill 7 perché sa che si tratta di un atto legislativo spietato e profondamente impopolare che non riesce a risolvere la crisi sanitaria”, ha scritto in una nota.

Il liberale John Fraser ha infine affermato che “se il governo fosse stato effettivamente interessato a monitorare gli impatti della sua legge, lo avrebbe fatto”. “Se fossero stati davvero preoccupati l’ufficio del ministro sarebbe stato subito al corrente della situazione – ha detto – sanno a chi chiedere… quello che speravano è che nessuno se ne accorgesse.”

Il trasferimento degli anziani in una LTC qualunque genera spesso in loro ulteriori difficoltà – confusione e isolamento in particolare – soprattutto se vengono collocati in case dove non si parla la loro lingua madre.

È una situazione, questa che si verifica nelle numerose LTC in tutta la provincia, che si rivolgono ad anziani provenienti da comunità italiane, coreane, ebraiche, polacche, portoghesi e molte altre.

Lisa Levin, ceo di AdvantAge Ontario, ha affermato che l’impatto sulle ammissioni nella prima LTC dove si libera un posto letto sia una conseguenza involontaria del Bill 7. Intanto il ministro Stan Cho, ha affermato che, come canadese di origine coreana, le questioni relative al background culturale sono estremamente importanti per lui. “Stiamo cercando una soluzione”, ha detto.

(Foto tratta dal sito sellugsk.live)

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