Il Commento

L’alleanza WOKE e DEI
per un pugno di dollari

TORONTO – A detta di tutti, Richard Bilkszto era una brava persona: riconosciuta per la sua dedizione agli obblighi della professione di insegnante e di preside. È stato anche socio co-fondatore della sezione locale [dell’Ontario] della Fondazione nordamericana contro l’intolleranza e il razzismo (FAIR).

Senza diminuire l’ampiezza della sua portata e del suo intento, FAIR è un movimento/organizzazione umanista contemporaneo senza scopo di lucro e apartitico (vedi https://www.fairforall.org/). I suoi soci si impegnano a rispettare un corpo di principi e azioni applicabili a chiunque e in qualsiasi circostanza.

Quelle “circostanze” non sono predeterminate né dall’affiliazione religiosa, né dall'”ideologia di genere” e neppure dagli attivisti della teoria critica della razza.

I soci di FAIR si impegnano a (1) difendere i diritti civili e le libertà, (2) sostenere le persone minacciate, (3) sostenere il rispettoso disaccordo (https://www.fairforall.org/).

Nel 2021, Richard Bilkszto, nonostante questo background e avendo insegnato in una comunità “razzializzata” a Buffalo, New York, accettò di prendere parte ad un seminario DEI (diversità, equità e inclusione) rivolta al personale del TDSB. Secondo la Free Press, il KOJO Institute è stato ingaggiato dal Provveditorato per una cifra presunta di $ 60.000 per condurre quattro (4) seminari lunghi due ore ciascuno a tal fine.

Durante lo svolgimento di tali seminari, che costavano $ 7.500 l’ora, il presentatore, KOJO Institute, ha fatto alcune affermazioni riguardo al razzismo sistemico del Canada che lui, Bilkszto, nella sua esperienza, ha trovato insopportabili e insostenibili.

Da lì è stato tutto in discesa quando il presentatore principale di KOJO, Kike Ojo-Thompson, ha iniziato un esercizio di assassinio di personalità su Bilkszto. Il sistema del TDSB ha fatto quadrato attorno a KOJO, ardente promotore della Critical Race Theory, invece di difendere il suo dipendente. Quest’ultimo ha fatto ricorso al Consiglio per la sicurezza e l’assicurazione sul posto di lavoro (WSIB) per ottenere sollievo dalle molestie e dal bullismo sul posto di lavoro. È stato privato dei suoi contratti.

Dopo l’incontro, Sheryl Robinson Petrazzini, sovrintendente esecutivo all’istruzione, ha ringraziato Ojo-Thompson per averli illuminati. “Di fronte alla resistenza ad affrontare il razzismo anti-nero, non possiamo rimanere in silenzio poiché rafforza il danno agli studenti ed alle famiglie nere”, ha scritto Petrazzini.

Dopo aver esaminato le denunce di Bilkszto, il WSIB ha deciso a suo favore. Nell’aprile 2023, lui ha citato in giudizio per danni il TDSB, essenzialmente perché il TDSB non aveva stabilito un ambiente di lavoro sicuro (enfasi aggiunta).

Il 13 luglio, Richard Bilkszto ha ceduto al suicidio [attribuibile alle angosce subite]. I media digitali, sia in Canada che in tutto il mondo anglofono, hanno iniziato a pubblicare nuovi articoli praticamente ogni giorno, contemporaneamente cercando di mantenere un senso di decoro, data la morte.

A seguito di forti pressioni, il ministro dell’Istruzione, Stephen Lecce, ha ceduto e ha chiesto un’indagine delle circostanze. Gli avvocati che si rivolgono ai nostri uffici continuano ad insistere sul fatto che si tratta di un procedimento penale e che dovrebbe essere la polizia ad indagare.

Il 2 agosto 2023, degli attivisti che sostengono il KOJO Institute si sono radunati davanti a Queen’s Park. L’evento stesso e la segnaletica hanno suggerito un tentativo di “razzializzare” le questioni relative al suicidio. Non c’erano bandiere, bottoni/adesivi di supporto da parte dei loro alleati nella comunità LGBT, e certamente nessun supporto di persona che chiunque potesse vedere, anche se la loro sede era a meno di un chilometro di distanza. E Bilkszto era gay e single.

Dal nostro punto di vista, si sta rapidamente avvicinando a un disastro di pubbliche relazioni per i sostenitori della DEI.

La Free Press ha riportato le parole di Ari Goldkind, un avvocato di Toronto, riflettendo sul fatto che “i consulenti della DEI e le istituzioni che li assumono devono realizzare che i loro programmi e possono avere conseguenze orrende nel mondo reale [… e…] la sessione di formazione della DEI diventa molto più litigiosa, con i partecipanti che si sentono attaccati o feriti o calunniati, pericolosamente calunniati – nel senso che sono ostracizzati o resi disoccupati – [e] contrattaccano in tribunale”.

Ha aggiunto che “le persone sono stufe  di essere isolate ed espulse dalla società civile perché hanno il coraggio di fare una domanda o di sfidare l’ortodossia [attivista]”.

Nelle immagini in alto, da sinistra: Kike Ojo-Thompson (foto da Facebook) del Kojo Institute; Sheryl Robinson Petrazzini, sovrintendente dell’Istruzione (foto da Twitter)

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