TEL AVIV – Più della metà dei 9,3 milioni di abitanti di Israele hanno già ricevuto entrambe le dosi di vaccino: lo ha dichiarato un funzionario del Ministero della Salute del Paese. “In questo modo – ha sottolineato – la nazione sta velocemente uscendo dall’emergenza pandemica e può riprendere la vita di prima”.
La distribuzione del vaccino Pfizer in Israele è iniziata lo scorso dicembre: tutti i cittadini di età superiore a 16 anni hanno avuto acceso pressoché immediato alla prima dose, per poi ricevere – nei tempi stabiliti – anche la seconda.
Se nel Paese il processo di vaccinazione va avanti, gli studi su metodi alternativi di cura contro il Covid-19 procedono parallelamente. Orovax, società israelo-statunitense con sede a Gerusalemme, sta studiando un vaccino in compresse: secondo uno studio preclinico sugli animali, le pasticche hanno prodotto anticorpi dopo una singola dose.
L’azienda, a detta dei media israeliani, ha affermato che il vaccino dovrebbe fornire una buona protezione non solo contro il virus classico ma anche contro le mutazioni emergenti.
“Un vaccino orale eliminerebbe diverse barriere per una distribuzione rapida e su larga scala – ha affermato Nadav Kidron, amministratore delegato di Oramed, proprietaria di Oravax – ridurrebbe i costi di distribuzione e consentirebbe alle persone di vaccinarsi da sole a casa”.
Covid Francia, “epidemia fuori controllo”. In Francia “oggi l’epidemia” di coronavirus “è fuori controllo”. Così su Bfmtv l’ex direttore generale della Sanità francese William Dab ha descritto l’impatto dei nuovi contagi sul paese. In particolare Dab ha espresso preoccupazione per la pressione sugli ospedali e per il fatto che i pazienti ammessi in rianimazione siano più giovani di prima. Ci sono due “cose inquietanti”, ha aggiunto, il fatto che “il 30% dei pazienti ammessi in rianimazione abbia meno di 60 anni” e “la durata più lunga della permanenza in ospedale, che non aiuterà a risolvere il problema della carenza di posti letto nelle strutture sanitarie, essenzialmente dovuto al fatto che la variante britannica, dominante da noi, è più grave della forma precedente”. “Se l’obiettivo è un obiettivo di salute pubblica, non ci sono soluzioni diverse dal confinamento e siccome abbiamo aspettato tanto per prendere questa decisione, dovrà essere rigido e prolungato nel tempo”, ha osservato.
Covid Usa, superati i 30 milioni di contagi. Negli Stati Uniti è stata superata la soglia dei 30 milioni di contagi da Covid-19. Lo rende noto la Johns Hopkins University, che ha aggiornato a 30.010.932 il numero delle infezioni registrate nel Paese dall’inizio della pandemia. Gli Usa sono anche i più colpiti a livello mondiale anche in termini di numero assoluto di decessi, 545.281 quelli attribuiti al Covid- 19. La campagna di vaccinazioni procede intanto, con oltre 46.3 milioni che hanno completato la vaccinazione, 85,4 milioni che hanno ricevuto almeno una dose di antidoto.
Covid Brasile, oltre 300mila morti. Il Brasile supera i 300mila morti di Covid. E’ il secondo Paese al mondo a raggiungere il tragico traguardo, dopo gli Stati Uniti con quasi 545mila vittime. Le autorità sanitarie hanno segnalato più di tremila decessi nelle ultime 24 ore. La media su sette giorni si attesta a 2.349 con un aumento del 43% nelle ultime due settimane.