ROMA – Sono stati 888 i contagi da coronavirus registrati ieri, in Italia, e 13 i morti. Eseguiti 73.571 tamponi, su tutto il territorio nazionale, con un tasso di positività all’1,2%. Un totale di 4.103.949 persone hanno sino ad ora contratto il Covid-19, nella Penisola. In lieve aumento i ricoveri ospedalieri ordinari, ossia 15 in più che fanno salire il computo totale a 1.149. Sono invece 158 le persone tuttora ricoverate in terapia intensiva.
Nel frattempo, il professor Massimo Galli, responsabile di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, commentando le immagini dei festeggiamenti di domenica per la vittoria dell’Italia contro l’Inghilterra ha detto “la gioia per la vittoria degli Azzurri” agli Europei di calcio “è condivisa e condivisibile, ma il fatto che strillarsi addosso in moltitudine aumenti il rischio di trasmettere l’infezione da coronavirus è un assioma.
Auguriamoci che ci vada il meglio possibile, contando sul fatto che a festeggiare in piazza sono stati soprattutto i giovani i quali, in genere, hanno meno rischi di malattia grave. Comunque l’incubazione di questa infezione è abbastanza breve e in capo a una settimana-10 giorni vedremo gli effetti sui contagi”.
Quanto al dibattito se l’Italia sia da considerare ancora zona bianca o a rischio zona gialla, per alcune regioni, alla luce della diffusione della variante Delta, il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha spiegato che “oggi dobbiamo osservare non tanto i contagi, ma i ricoveri in ospedale. L’augurio e l’auspicio è che l’Italia rimanga in bianco, ma occorre valutare i dati quotidianamente e settimanalmente. Ad oggi i dati non ci fanno presagire un cambio di colore”.
Il sottosegretario Costa ha poi commentato le parole dell’epidemiologa Maria Van Kerkhove – esperta a capo del gruppo tecnico dell’Organizzazione mondiale della sanità per il coronavirus – che su Twitter aveva avvertito dei pericoli legati ai festeggiamenti per gli europei di calcio, definendo l’effetto “devastante” e affermando che la “variante Delta ne approfitterà”.
“Non c’è dubbio che la voglia di festeggiare e gioire è stata tanta e in un momento difficile del Paese” la vittoria dell’Italia agli Europei di calcio “è stata vista come una liberazione e un traguardo. – ha detto Costa – È chiaro che noi avevamo messo in atto tutta una serie di prescrizioni che prevedevano in caso di assembramenti all’aperto di usare la mascherina. Il virus circola e il momento è delicato e non possiamo permetterci di fare passi falsi. Ma non mi sento di trasformare la prudenza in paura” ha concluso.