TORONTO – Un altro residente di The Village of Tansley Woods non ce l’ha fatta. La morte del secondo anziano, a causa dello scoppio di un focolaio di Covid-19 avvenuto nella casa di cura di Burlington il 28 giugno, è stata confermata dalla Halton Region Public Health. Al momento, secondo lo Schlegel Villages che gestisce The Village of Tansley Woods, rimangono positive al virus 19 persone: 15 residenti e 4 membri del personale.
La casa di cura non ha potuto rendere noti dettagli sulla vittima a causa delle leggi sulla privacy. Kristian Partington, portavoce di Tansley Woods, ha detto in una e-mail che la comunità è rattristata dalla morte e “i nostri cuori e i nostri pensieri sono con gli amici e la famiglia in lutto per la perdita della persona amata”.
Il virus, seppure in modo lento, sta riprendendo a circolare all’interno di case di cura e di riposo che ospitano persone anziane particolarmente fragili. Al momento sono salite a 4 – oltre a The Village of Tansley Woods casi sono presenti all’Afton Park Place Long Term Care Community di Sarnia, a Columbia Forest di Waterloo e The Village of Winston Park che si trova a Kitchener – le Long Term Care con focolai di Covid-19: finora sono 18 gli anziani infetti, 10 i membri dello staff. A causa del virus, dall’inizio della pandemia hanno perso la vita 3.786 residenti di queste strutture e 13 operatori di sostegno personale (PSW). E con la morte del secondo residente alla Tansley Woods si riapre la polemica sulla necessità che il personale debba essere vaccinato contro il temuto virus che adesso semina vittime a causa della contagiosa variante Delta.
Quando il primo residente è morto circa una settimana fa, nella casa di cura a lunga degenza di Burlington solo il 52% dello staff era completamente vaccinato.
Gli operatori nell’assistenza a lunga degenza hanno diritto ai vaccini sin dai primi giorni in cui sono iniziate le somministrazioni delle prime dosi. Partington ha detto che c’è stato un aumento dei tassi di vaccinazione dopo una clinica organizzata mercoledì scorso per incoraggiare le vaccinazioni. “Finora il 91% del personale ha ricevuto la prima dose e, dopo la nostra clinica di vaccinazione del 7 luglio, il numero del personale al quale è stata somministrata una seconda dose è aumentato al 77% – ha affermato la portavoce della LTC – attualmente, il 97% dei residenti ha ricevuto la prima dose e l’89% è completamente vaccinato”.
Partington ha affermato che la casa sta facendo “tutto il possibile per incoraggiare i membri del team a farsi immunizzare e che a tal fine offre permessi retribuiti per andare a vaccinarsi, l’organizzazione del trasporto da e verso le cliniche per i vaccini ed incontri per fornire informazioni e chiarimenti sui vaccini”.