Il Commento

In vista una sentenza-pilota
per il TCDSB

TORONTO – Il 19 e 20 ottobre la tanto attesa resa dei conti della Corte tra il Toronto Catholic District School Board (Board) e uno dei suoi amministratori, Michael Del Grande, andrà finalmente in scena davanti alla Corte Superiore dell’Ontario. È stata un’attesa lunga due anni.

In apparenza, si tratta di un caso di revisione giudiziaria rispetto ad una decisione presa dal consiglio dei trustee nel novembre 2020 di riaprire e revocare un’altra decisione presa il 20 agosto 2020, sullo stesso tema. Non sono stati presentati nuovi fatti. L’etica e la legalità della manovra hanno fatto precipitare il TCDSB in uno stato di disfunzionalità e discredito che ha portato ad altre dichiarazioni di pretesa e minacce che sottrarranno preziose risorse dagli obiettivi educativi per i quali il Provveditorato esiste.

Per piena trasparenza, alcuni di questi coinvolgono chi scrive e il Corriere Canadese. Il Corriere ha partecipato in diretta o virtuale alla quasi totalità delle riunioni del Provveditorato e di alcune delle sue Commissioni. Ha esaminato tutti gli altri pertinenti pubblicati sul sito web del TCDSB.

Nessuno scrittore di narrativa potrebbe inventare il livello di arroganza e manipolazione machiavellica che porta al “pieno assalto” al carattere e alla reputazione di un funzionario pubblico di lunga data e devoto cattolico, ex presidente del TCDSB, Michael Del Grande. Dal nostro punto di vista, la Corte avrà difficoltà a schierarsi con il consiglio dei trustee. In un modo o nell’altro, le ripercussioni si faranno sentire ovunque in tutto l’Ontario, e forse anche oltre, tali sono le implicazioni per il diritto amministrativo, per quello costituzionale e per il contenzioso civile. Intendiamo coprire i due giorni di udienza.

Per ricapitolare come un Provveditorato, un tempo portabandiera dell’educazione cattolica nel Paese, sia sprofondato così in basso, offriamo quanto segue: è sempre stata nostra opinione che almeno due trustee che hanno guidato l’assassinio del personaggio, Maria Rizzo e Norman Di Pasquale, non avrebbero mai dovuto candidarsi, in quanto il nostro ricercatore investigativo ha scoperto che non erano eleggibili elettori cattolici ai sensi della legge sull’istruzione e della legge sulla valutazione delle proprietà municipali (vedi i nostri articoli precedenti nell-archivio digitale). Può essere una questione secondaria, ma entrambi sono membri attivisti di un partito politico con un pregiudizio decisamente anticattolico.

In sostanza, hanno prodotto false dichiarazioni giurate alla Commissione elettorale del segretario comunale. Non avrebbero mai dovuto far parte delle procedure di voto che hanno portato alla fatidica decisione. Entrambi sono stati determinanti nella cessazione dell’allora neoassunto Commissario per l’Integrità che avrebbe informato il consiglio che solo un riesame giudiziario avrebbe potuto annullare una decisione del consiglio su questioni relative al Codice di Condotta, una volta presa.

Altri due sostenitori di questo Maria Rizzo Party, Markus De Domenico e Ida Li Preti, definiscono chiunque abbia una visione tradizionalista del cattolicesimo come “sistematicamente omofobo” (e transfobico). Votano secondo le istruzioni di Rizzo. A volte Rizzo è stata ripresa mentre vomitava istruzioni, con il microfono ancora acceso, intrise di parolacce verso di loro per non aver seguito alla lettera le sue indicazioni.

Ci sono poi altri due individui, e ciò che rappresentano fa parte della cabala che ha portato a questa parodia. Uno di questi è il Direttore Brendan Browne (nella foto sopra, da Twitter), segretario del Provveditorato, che sottolinea che solo lui è responsabile delle problematiche organizzative nel TCDSB. E questa sarebbe una questione operativa. Senza il suo consenso, se non la sua direzione, non ci sarebbe stato alcun caso da invocare o contestare. Una revisione di tutte le registrazioni lo confermerà.

L’altro è un consulente legale esterno, lo studio legale BLG, che ha assistito sia il Direttore che il Consiglio. Stranamente, un estraneo obiettivo avrebbe potuto aspettarsi che si ricusasse, ora che il Provveditorato è davanti ai giudici. Invece, stanno implorando i loro onori (i giudici) per convalidare il loro consiglio al TCDSB.

Forse, per loro si tratta solo di affari.

In alto, all’inizio dell’articolo, Mike Del Grande in una foto pubblicata sul sito www.campaignlifecoalition.com in occasione del premio “Joseph P. Borowski, conferitogli nel 2019 “per il suo incrollabile impegno a difendere l’autentico insegnamento cattolico in scuole separate” e “per l’eccezionale coraggio nel difendere il benessere emotivo, psicologico, spirituale e medico dei bambini”; con lui, Padre Claudio Piccinini e Jack Fonseca

PER LEGGERE I COMMENTI PRECEDENTI: https://www.corriere.ca/il-commento/

More Articles by the Same Author: