Canada

Ford e Houston scrivono a Trudeau: subito un meeting con i premier sulla Carbon Tax

TORONTO – Il primo ministro deve convocare un vertice d’emergenza con i premier sulla Carbon Tax il prima possibile. La richiesta arriva dal premier dell’Ontario Doug Ford e dalla controparte della Nova Scotia Tim Houston, che in una lettera aperta indirizzata a Justin Trudeau ribadiscono ancora una volta la necessità di incontrarsi per affrontare la crisi innescata dagli aumenti del balzello sull’inquinamento. Nulla di nuovo all’orizzonte, visto che nei giorni scorsi una simile richiesta era arrivata sulla scrivania del primo ministro dai premier dell’Alberta, del Saskatchewan, del New Brunsvick e del Newfoundland and Labrador. A questo punto, solamente la British Columbia resta in qualche modo favorevole alla Carbon Tax così come è stata approvata: tutte le altre Province o sono nettamente contrarie o chiedono uno stop agli aumenti scattati dall’inizio di questo mese.

Nella lettera di due pagine, Ford sottolinea che il recente aumento del 23% della tassa sul carbonio ha portato a un forte aumento dei prezzi della benzina in tutta la provincia e ha reso “più costoso tutto, dai generi alimentari al riscaldamento domestico”.

“Sono stato in costante comunicazione su base giornaliera con un certo numero di premier, non ne siamo contenti, per non dire altro”, ha detto Ford durante un annuncio non correlato a Ottawa. “Trudeau si deve sedere con noi”.

Mentre il premier dell’Ontario si è fatto portavoce di un crescente malcontento dei cittadini verso contro la Carbon Tax, il primo ministro si è affrettato a sottolineare che è stato lo stesso Ford a far scattare gli aumenti del prezzo del carbonio.”Questo è davvero ironico”, ha risposto Trudeau. “L’Ontario effettivamente aveva avviato un programma cap-and-trade. Questo è stato abolito da Doug Ford quando è stato eletto per la prima volta, il che significa che il prezzo federale sull’inquinamento di cui ora si lamenta è arrivato perché si è sbarazzato del programma cap-and-trade”.

Quando gli è stato chiesto se avrebbe proposto una soluzione alternativa, come ha fatto il Quebec, Ford ha ribadito che l’iniziativa deve rimanere di Ottawa. “Dovrebbero sbarazzarsene, totalmente. La Carbon Tax fa lievitare il costo di tutto”. Il governo Ford ha un proprio sistema di fissazione del prezzo del carbonio, che fa pagare agli inquinatori industriali 65 dollari a tonnellata.

Il premier della Nova Scotia Tim Houston si è invece rivolto ai social media per condividere una lettera che ha scritto a Trudeau in cui chiedeva al primo ministro di convocare una riunione del primo ministro “per eliminare la tassa sul carbonio nel tentativo di rendere la vita più accessibile per tutti i canadesi”.

Il mese scorso, in alternativa al sistema federale di fissazione del prezzo del carbonio, ha presentato a Trudeau il “Still Better Than a Carbon Tax Plan”, un piano che delinea le proposte precedentemente rilasciate dal suo governo per la protezione delle coste, il cambiamento climatico, l’elettricità pulita e l’idrogeno verde. Trudeau ha detto ai giornalisti all’inizio di questa settimana di non aver visto i dettagli del piano di Houston, ma di essere aperto a parlarne. La polemica è destinata comunque a continuare.

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