I conservatori vicini
alla maggioranza assoluta
dei seggi

TORONTO – Il Progressive Conservative viaggia spedito verso una possibile maggioranza assoluta a Queen’s Park. È questa l’istantanea scattata ieri dal portale 338canada.com, nella giornata in cui i leader dei partiti sono impegnati nel dibattito televisivo di Toronto: un evento questo ancora in corso mentre andiamo in stampa, del quale daremo ampia copertura sull’edizione di domani del Corriere Canadese.

Le proiezioni, frutto dell’elaborazione di tutti i più recenti sondaggi effettuati su scala provinciale, indicano come il partito guidato dal premier uscente Doug Ford sia nettamente in testa in 82 delle 124 circoscrizioni dell’Ontario: se i rapporti di forza attuali dovessero trovare conferma nell’appuntamento alle urne del 2 giugno, i conservatori tornerebbero a Queen’s Park con una schiacciante maggioranza, numericamente superiore rispetto a quella scaturita del voto del 2018, quando i tory conquistarono 76 seggi. Ma non solo. Nell’analisi di tutti i distretti dove i conservatori se la stanno giocando con gli altri partiti e dove i candidati sono divisi da una manciata di preferenze – almeno stando alle intenzioni di voto registrate dagli ultimi sondaggi – si evince che la formazione politica guidata da Ford potrebbe addirittura sfiorare l’en plein, portando a casa 100 deputati provinciali. Nella peggiore delle ipotesi, nello scenario delineato da 338canada.com, il Progressive Conservative arriverebbe a quota 56 seggi, conquistando un governo di minoranza.

Molto diversa la situazione degli altri partiti. L’Ndp in questo momento è in vantaggio, con un buon margine, in 24 circoscrizioni, un valore molto lontano dai risultati dell’ultima tornata elettorale, quando il partito guidato da Andrea Horwath fu in grado di fare eleggere 40 candidati, diventando l’opposizione ufficiale a Queen’s Park. Per quanto riguarda la proiezioni che tengono conto della forbice tra risultati potenziali massimi e minimi, in questo momento i neodemocratici vanno da 35 seggi ad appena 10.

Non positiva la situazione del Partito Liberale, almeno secondo le elaborazioni di 338canada.com. La formazione politica guidata da Steven Del Duca è nettamente in testa in 17 circoscrizioni elettorali, in crescita rispetto alle disastrosi elezioni di quattro anni fa – quando la premier uscente Kathleen Wynne venne bocciata alle urne, conquistando appena 7 seggi a Queen’s Park – ma nettamente in calo rispetto alle aspettative registrate all’inizio di questa campagna elettorale. Anche le prospettive di crescita non sono certo delle più lusinghiere: se da un lato i liberali sono ancora in corsa in 44 distretti, il potenziale minimo è di appena 2 seggi su 124. Si tratta di un’oscillazione rilevante, perché si va dal possibile ruolo di opposizione ufficiale alla quasi scomparsa politica del partito.

I Verdi, infine, hanno un seggio sicuro – a Guelph – e quello avranno anche in questa tornata elettorale.

Il portale 338canada.com ha poi calcolato le probabilità di vittoria finale di ogni singolo partito e se i sondaggi realizzati fino a questo momento sono stati in grado di fotografare i reali rapporti di forza, allora la partita è già finita prima di cominciare: i conservatori avrebbero l’89 per cento di probabilità di vittoria con la maggioranza assoluta e l’11 per cento di vittoria con un governo di minoranza. La vittoria di liberali e neodemocratici è quotata allo 0 per cento. L’unica speranza per grit e Ndp? Una possibile svolta che arrivi dal dibattito tra i leader.

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