TORONTO – Il livello di consenso nei confronti di Justin Trudeau ha toccato il punto più basso degli ultimi otto anni. Ai sondaggi che danno il Partito Liberale ormai fuori dai giochi per le elezioni del 2025 si è aggiunta ieri un’ulteriore indagine demoscopica, realizzata dalla Leger, che mette in luce come l’elettorato canadese voglia davvero cambiare pagina e porre fine all’era Trudeau.
Andando ad analizzare lo studio, si scopre che circa due canadesi su tre si dichiarano insoddisfatti dell’attuale primo ministro. Un indicatore significativo, quello messo in luce dalla Leger, che rafforza la percezione ormai assodata del bisogno di un cambio di leadership non solo nel Paese, ma anche all’interno del Partito Liberale. Anche perché secondo quanto scoperto dall’indagine demoscopica, la grande fuga dal partito che ha governato il Paese ininterrottamente dal 2015 è provocata, in prima istanza, dalla presenza di un leader che ha perso per strada il proprio appeal sull’elettorato canadese. Secondo la Leger, infatti, un terzo dei canadesi che hanno votato liberale alle elezioni del 2021 dichiara che cambierà preferenza alla prossima tornata elettorale a causa della presenza di Trudeau alla guida dei grit.
Allo stesso tempo, il 39 per cento del campione degli intervistati ammette che sarebbe disposto a votare per i liberali come fatto due anni fa a patto che il partito decida di defenestrare l’attuale leader e dotarsi di una nuova guida.
Nel sondaggio della Leger, inoltre, gli elettori mettono in fila la propria preferenza per quella figura politica che, a loro giudizio, possa svolgere meglio degli altri la delicata funzione di primo ministro federale. Ebbene, il leader del Partito Conservatore Pierre Poilievre cattura il sostegno del 27 per cento degli intervistati, mentre appena il 17 per cento del campione ripone ancora una volta la propria fiducia sull’attuale leader liberale.
Più di quattro intervistati su cinque hanno dichiarato di non essere soddisfatti della gestione di Trudeau degli alloggi a prezzi accessibili e tre su quattro sono insoddisfatti della gestione dell’inflazione e della crisi economica in generale da parte dei liberali.
Quasi tre su cinque non sono contenti della gestione del cambiamento climatico da parte del governo, due su tre sono insoddisfatti della sua gestione delle finanze pubbliche e più della metà non apprezza il modo in cui i liberali stanno gestendo le relazioni del Canada con la Cina e con l’India. La metà dei canadesi intervistati ha detto che Trudeau dovrebbe dimettersi prima delle prossime elezioni. Uno su quattro di coloro che si sono identificati come elettori liberali ha chiesto le sue dimissioni. Solo il 28 per cento di tutti gli intervistati pensa che dovrebbe rimanere.