Canada

Deficit e rischio dazi Freeland presenta l’update fiscale tra le polemiche

TORONTO – Con un ritardo che non ha precedenti nella nostra storia recente, arriva l’update fiscale autunnale. Oggi il ministro delle Finanze Chrystia Freeland presenterà il documento alla House of Commons, che per dimensioni e importanza può essere definito un mini budget, che getta le basi per la futura Manovra primaverile. Fino a questo momento bocche cucite da parte del governo suo provvedimenti che saranno presenti nell’update fiscale. Di certo ci sarà una misura per attrarre gli investimenti in Canada, un provvedimento questo che appare come una sorta di risposta indiretta alla minaccia fatta dal presidente eletto americano Donald Trump sulla futura imposizione di dazi doganali del 25 per cento su tutti i prodotti che dal Canada entreranno nel mercato statunitense. Certo, su questo update pesa il clima di grande incertezza provocata dalla promessa del futuro inquilino della Casa Bianca e questo è stato anche uno dei motivi del ritardo nella presentazione del documento – che di solito viene portato in parlamento a ottobre o novembre, mai vicino a Natale – e le rimostranze da parte del ministro delle Finanze di fornire delle anticipazioni sui contenuti. In ogni caso sembra pressoché assodato che nelle previsioni sull’immediato futuro, assisteremo a un significativo aumento del deficit. Freeland aveva indicato in 40 miliardi di dollari il tetto massimo annuale per questa legislatura, un limite che secondo le recenti proiezioni dello stesso governo è già stato abbondantemente superato per circa 8 miliardi di dollari. Ma le previsioni che tengono conto anche dei recenti annunci fatti dall’esecutivo guidato dal primo ministro Justin Trudeau mettono in luce come il buco potrebbe lievitare a dismisura e assestarsi su 55-60 miliardi.

Freeland ha detto ai giornalisti il 10 dicembre che si aspetta che l’update mantenga la promessa del rapporto debito/PIL, ma quando le è stato chiesto se avrebbe anche raggiunto il suo obiettivo di deficit, non ha risposto. “Ho scelto le mie parole con cura, perché è importante essere chiari con i canadesi. È importante essere chiari con i mercati dei capitali”, ha detto.

Il mancato impegno di Freeland arriva mentre crescono le tensioni all’interno del caucus liberale e del gabinetto su come cambiare le cose politicamente prima delle prossime elezioni federali. Affrontare l’incertezza economica e la continua frustrazione dei canadesi per il costo della vita sono fondamentali, ma la pausa di due mesi sulla GST su alcune voci iniziata sabato non ha fatto nulla finora per spostare l’ago della bilancia per i liberali nei sondaggi.

I liberali hanno anche promesso di inviare rimborsi di 250 dollari in primavera ai lavoratori canadesi che hanno guadagnato meno di 150.000 dollari l’anno scorso. Tuttavia, il futuro di quella promessa rimane incerto, poiché i liberali lottano per convincere un partito di opposizione a salire a bordo della proposta.

Si stima che l’agevolazione GST, che riguarda beni e servizi a cui le persone danno la priorità a Natale come giocattoli, vestiti per bambini, pasti al ristorante e alcuni alcolici, costerà almeno 1,6 miliardi di dollari.

Lo sconto di 250 dollari costerebbe circa 4,7 miliardi di dollari come inizialmente previsto.

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