Canada

Conservatori e Liberali uniti sui progetti di interesse nazionale

OTTAWA – I Conservatori hanno votato con i Liberali una mozione per far approvare alla Camera dei Comuni un’imponente proposta di legge sulle approvazioni di grandi progetti entro la fine della settimana: il “Bill” in questione garantirebbe al governo federale ampi poteri, inclusa la possibilità di ignorare le leggi relative ai progetti considerati “di interesse nazionale”, in particolare per l’eliminazione delle barriere commerciali interprovinciali, in risposta ai dazi imposti dagli Usa di Donald Trump.

Trecentocinque parlamentari conservatori e liberali hanno quindi votato a favore della mozione governativa sulla ripartizione dei tempi per limitare il dibattito sul disegno di legge, mentre 30 parlamentari del Bloc Québécois, dei Verdi e dell’NDP ed il solo liberale Nathaniel Erskine-Smith hanno votato contro.

Il governo federale è determinato a far approvare alla Camera dei Comuni il disegno di legge C-5, soprannominato “One Canadian Economy Act”, prima che i parlamentari lascino Ottawa per la pausa estiva. Con il sostegno dei Conservatori, sembra dunque che il governo federale ci riuscirà.

Ora, sono previste due riunioni della Commissione Permanente Federale per i Trasporti, le Infrastrutture e le Comunità terrà, per esaminare il disegno di legge, prima di riferire alla Camera venerdì, prima dell’approvazione.

L’inedita alleanza Conservatori-Liberali è andata addirittura oltre, votando contro un emendamento del Bloc Québécois che avrebbe concesso alla Commissione due giorni interi per esaminare la legislazione.

Il Bloc Québécois, l’NDP ed i Verdi affermano che la mozione dei Liberali sulla ripartizione dei tempi è antidemocratica e non concede ai parlamentari il tempo necessario per studiare e comprendere appieno la legislazione. La sola sezione sulle approvazioni dei grandi progetti darebbe al governo federale l’autorizzazione a ignorare tredici leggi e sette regolamenti esistenti per i progetti considerati “di interesse nazionale”. Molte di queste leggi e regolamenti riguardano l’ambiente.

La proposta di legge consentirebbe inoltre al governo federale di approvare con riserva i progetti che ritiene “di interesse nazionale” prima che venga avviata una valutazione ambientale o di impatto od altri processi normativi. I processi di revisione continueranno ad avere luogo, ma si concentreranno su “come” un progetto dovrebbe essere realizzato anziché su “se” può essere realizzato.

Da parte loro, i parlamentari liberali, i ministri del governo ed il leader della Camera, Steven MacKinnon, hanno giustificato la mozione affermando che il governo è stato eletto con il mandato di procedere rapidamente sui progetti di interesse nazionale e rimuovere le barriere commerciali federali.

Per placare le preoccupazioni, ministri e parlamentari librerali hanno ripetutamente fatto riferimento ad una serie di “criteri” utilizzati per determinare se un progetto è considerato “di interesse nazionale”. Tra i fattori che il governo potrebbe prendere in considerazione figurano il fatto che un progetto promuova gli interessi delle popolazioni indigene e contribuisca ad una “crescita pulita”. Quest’ultimo criterio è stato accolto con scetticismo perché il primo ministro Mark Carney ha promosso il megaprogetto di cattura del carbonio proposto da un gruppo di pressione sulle sabbie bituminose come esempio di un possibile “progetto di interesse nazionale”. Al tempo stesso, però, Carney ha assicurato che il suo governo non imporrà un progetto ad una provincia. Tuttavia, questo non è specificato nella proposta di legge: la parola di Carney è l’unica garanzia che le province non si troveranno a dover imporre un oleodotto o un altro progetto alla loro giurisdizione. Ma questo impegno verbale non è sufficiente a tutelare la sovranità provinciale, sostengono i parlamentari del Bloc Québécois.

Comunque, se tutto andrà secondo i piani del governo federale, il disegno di legge C-5 passerà in terza lettura venerdì e sarà inviato al Senato, dove subirà un processo analogo di studio e possibili emendamenti. Il Senato si riunisce una settimana in più rispetto alla Camera dei Comuni; il suo ultimo giorno di seduta possibile è il 27 giugno, rispetto al 20 giugno per i parlamentari. La legge potrebbe dunque andare definitivamente in porto prima della pausa estiva.

Nelle foto in alto, da sinistra: il primo ministro Mark Carney ed il leader dei Conservatori, Andrew Scheer durante il “question time” alla House of Commons (screenshot da Twitter X – @AndrewScheer)

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