Il Commento

Chiamata alle urne
e questioni incombenti

TORONTO – Nella mia limitata esperienza con la Cina, sono arrivato ad apprezzare la complessità dell’approccio della sua gente alle sfide personali e nazionali, nonché l’importanza che attribuiscono ai (i) piani lungimiranti, (ii) rispettare l’importanza dell’amicizia e ( iii) non perdere la “faccia”. Non lasciano molto al caso.

Verso la fine del 1900, la mia controparte della Commissione Parlamentare Canada-Cina – un ex ministro per lo sviluppo economico e industriale nel Middle Kingdom – chiese se potevamo organizzare la partecipazione del nostro Primo Ministro, Jean Chretien, alla messa in servizio del reattore CANDU che la Cina aveva comprato da noi.

Il suo ragionamento era che la Cina avrebbe potuto facilmente acquistarne uno meno costoso dai nostri concorrenti, i francesi, ma ha preferito comperarlo dal Canada a causa della nostra crescente amicizia e rispetto per il nostro ruolo nell’aprire gli occhi dell’Occidente sul valore della Cina. I nostri funzionari del dipartimento Affari esteri devono aver avuto una visione diversa perché il nostro Primo Ministro non accettò l’invito.

Per coincidenza, in seguito al rifiuto, le relazioni tra Canada e Cina hanno iniziato a raffreddarsi. Tuttavia, il nuovo primo ministro Paul Martin, nel 2005, ha ospitato una visita in Canada di Hu Jintao, allora presidente cinese, come parte della ri-normalizzazione delle relazioni. Non durò a lungo.

Quando i conservatori hanno assunto il controllo del governo, una delle prime decisioni del primo ministro Stephen Harper è stata quella di boicottare le Olimpiadi di Pechino, presumibilmente perché il nuovo governo canadese stava cercando di evidenziare la sua opposizione alle violazioni dei diritti umani percepite/reali da parte della Cina. Gli Stati Uniti e altri che avevano anche loro “alzato la voce”, hanno poi ritirato le loro minacce, lasciando il Canada solo ad affrontare la difficile situazione. I diplomatici cinesi iniziarono a parlare apertamente e a voce alta in un linguaggio poco diplomatico, del Canada e del suo Primo Ministro.

Oggi esprimiamo indignazione per il fatto che i cinesi tengano in ostaggio i canadesi – i due Michael – con “accuse inventate” trovando uno di loro, Spavor, colpevole di spionaggio mercoledì 11 agosto.

Grazie agli americani la cui richiesta di detenere e incarcerare la figlia del fondatore di Huawei, gigante delle telecomunicazioni, Meng Wenzhou mentre stavano preparando un processo contro di lei. È in tribunale in attesa di una decisione per consentire la sua estradizione negli Stati Uniti, che non hanno lasciato cadere la richiesta fatta al Canada di rimanere fedele alla domanda iniziale.

Le elezioni sono prossime. Una delle questioni emergenti sono gli Affari Globali e la necessità di stabilire la sicurezza: economica, informatica e politica. Gli USA sono vitali al nostro benessere, la Cina rappresenta il nostro “potenziale di crescita”.

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