Ontario

Caos Carbon Tax, il governo Ford propone un referendum

TORONTO – In futuro i cittadini dell’Ontario potranno dire la loro sulle politiche energetiche della Provincia. E per fare chiarezza, si potrebbe fare ricorso a un referedum. E’ quanto prevede un progetto di legge depositato ieri a Queen’s Park dal governo provinciale, un provvedimento che prende chiaramente di mira la Carbon Tax e gli altri balzelli introdotti dal governo federale del primo ministro Justin Trudeau nel suo piano di difesa dell’ambiente dall’inquinamento. Nel caso in cui il progetto di legge dovesse essere approvato dalla legislatura provinciale, i cittadini dell’Ontario avranno la facoltà di indire un referendum sulla Carbon Tax, sul sistema cap-and-trade e più in generale su qualsiasi legge federale che imponga un prezzo da pagare sul fronte delle politiche energetiche.

La misura – la prima di questo tipo in Canada – è stata illustrata ieri a Queen’s Park dal Doug Ford e dal ministro delle Finanze Peter Bethlenfalvy. ‘’Questa nuova legge – ha dichiarato il premier durante una conferenza stampa – garantisce che nessun governo provinciale potrà arrogarsi il diritto di imporre una costosa Carbon tax sulla gente in Ontario senza dare la possibilità alle persone di dire la loro’’. Si apre così un nuovo capitolo su questo delicato tema, sul quale negli ultimi anni si è consumato un duro scontro politico tra Ottawa e il governo provinciale. Il Canada sin dal 2019 ha deciso di mettere un prezzo all’inquinamento, plasmando un sistema che scarica sulle singole province la tassa per compensare le emissioni di gas inquinanti nell’atmosfera.

Attualmente la Carbon Tax federale su ogni singolo litro di benzina è di 14,31 centesimi, un’imposta destinata a lievitare e raggiungere i 37,43 centesimi da qui al 2030. Il governo provinciale dell’Ontario si è sempre detto contrario alla tassa: nel 2019 divenne causa di nuove polemiche la decisione dell’esecutivo conservatore di apporre sticker contro la Carbon Tax alle pompe di benzina, mentre l’imposta federale venne in qualche modo compensata dalla decisione di Doug Ford di applicare un taglio alle accise provinciali sul carburante. Una misura questa che, sempre secondo il governo, ha permesso ai cittadini di risparmiare in media 260 dollari sin dalla sua introduzione nel 2022.

Ora, la querelle si è arricchita di un nuovo capitolo, per quello che lo stesso Ford ha definito come ‘’la peggiore tassa’’ attualmente in vigore. A livello federale, il Partito Conservatore si è opposto con forza alla Carbon Tax, proponendo negli ultimi anni modifiche e addirittura l’abrograzione. Ma su questo il governo Trudeau è andato avanti per la sua strada, per non togliere il provvedimento portante di tutta la sua strategia a favore dell’ambiente. Resta tuttavia da capire che tipo di incidenza potrà avere un eventuale futuro referendum a livello provinciale su politiche la cui prerogativa spetta all’esecutivo federale. Ottawa non sarebbe obbligata a dare seguito agli esiti del referendum, anche se ovviamente potrebbe tenerne conto.

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