Canada

Riconciliazione con i Nativi,
il Papa annuncia:
“Vengo in Canada”

TORONTO – Arriva il Papa. Quando, ancora non si sa ma la notizia è certa perché a darla è stato, ieri, lo stesso Vaticano attraverso una notizia apparsa sul sito Vatican News: “Il Papa vuole andare in Canada nel contesto della questione indigena”. In estrema sintesi, Francesco si è detto disponibile ad accogliere l’invito dell’episcopato canadese, impegnato nel processo di riconciliazione con i Nativi. “Le date della visita saranno ufficializzate prossimamente”, si legge nell’articolo.

Già nello scorso mese di giugno, durante un Angelus, Bergoglio aveva condiviso con la folla lo sgomento per le drammatiche notizie che arrivavano, anche in Vaticano, dal Canada: ripercorriamole in breve.

A maggio, in una ex scuola cattolica, la Kamloops Indian Residential School in British Columbia, viene alla luce una fossa comune con oltre 200 resti umani di Nativi canadesi. Torna alla ribalta delle cronache, dunque, qualcosa che in realtà si conosceva da anni ed era già scritto nero su bianco nel rapporto redatto, nel 2015, dalla Commissione per la Verità e la Riconciliazione del Canada, nel quale si dettagliavano i maltrattamenti patiti dagli indigeni nel quadro delle politiche decise all’epoca dal governo federale il cui obiettivo era quello di separare i piccoli indigeni dalle famiglie per inserirli in un programma di assimilazione culturale, che prevedeva fra l’altro il divieto “didattico” di parlare la lingua d’origine, ma anche forme nascoste di abusi peggiori. Secondo la Commissione, infatti, violenze varie furono perpetrate contro migliaia – si stimano fra i 4 e i 6mila – dei circa 150mila bimbi indigeni che frequentarono quelle scuole da fine ‘800 alla fine degli anni Settanta (l’ultima fu chiusa del tutto nel 1978).

Il coinvolgimento delle strutture ecclesiali canadesi in questa spirale – oltre alle citate fosse comuni va considerato anche il successivo ritrovamento di altre 715 tombe anonime nei pressi di un’altra struttura, la Marieval Indian Residential School in Saskatchewan – porta la Conferenza Episcopale del Canada ad esprimere “rimorso” per i maltrattamenti e la morte di migliaia di bambini autoctoni ed a riconoscere “con dolore” che “il trauma storico” e “l’eredità della sofferenza e delle sfide affrontate dai popoli indigeni” continuano “ancora oggi”. Emerge dunque l’intenzione di mettere in piedi programmi e fondi che diventano oggetto di confronto con le leadership indigene e vedono il coinvolgimento di diocesi, parrocchie ed enti ecclesiali.

Parlando alla televisione canadese, l’arcivescovo di Regina, Donald Bolen, definisce questo percorso “un lungo viaggio” da fare “a fianco degli indigeni nella loro ricerca di giustizia”, anche chiedendo scusa “quando è chiaro che è importante farlo”.

Al “mea culpa” dell’episcopato nordamericano fa seguito, a giugno, il rammarico espresso dal Papa che, infine, decide di fare un passo in più annunciando – e arriviamo a ieri – il suo viaggio in Canada, “in una data che sarà fissata più avanti” come ha specificato un comunicato della Sala Stampa Vaticana.

Quello al quale si prepara il Pontefice – che peraltro proprio ieri ha ricevuto la terza dose di vaccino anti-Covid: in Vaticano è già partita la campagna per gli ultrasessantenni – è il quarto viaggio di un Papa in Canada. Nella sua storia, il Paese ha infatti ricevuto, finora, tre Visite Apostoliche, tutte fatte da Papa San Giovanni Paolo II: nel 1984, nel 1987 e nel 2002. Nella prima occasione, Papa Wojtyla fece tappa a Quebec City, Trois-Rivières, Montreal, St. John’s, Moncton, Halifax, Toronto, Midland (Ontario), Winnipeg/St. Boniface, Edmonton, Yellowknife, Vancouver e Ottawa/Hull. Il viaggio programmato a Fort Simpson nei Territori del Nordovest, per incontrare proprio gli indigeni, fu annullato a causa del maltempo, ma Papa Wojtyla mantenne la promessa e nel 1987 incontrò i Nativi nella stessa Fort Simpson, consegnando un messaggio ai popoli aborigeni e incontrando i leader delle quattro organizzazioni indigene nazionali: l’Assemblea delle Prime Nazioni, l’Inuit Tapirisat del Canada, il Consiglio Nazionale Metis e il Consiglio dei Nativi del Canada.

Papa Wojtyla a Fort Simpson, nel 1987 (foto dall’archivio di Vatican Media)

Infine, nel 2002, la terza Visita Apostolica in Canada con la partecipazione di Papa Wojtyla alla Giornata Mondiale della Gioventù 2002 a Toronto dove 800.000 persone si radunarono a Downsview Park per la Messa Papale di chiusura, il 29 luglio 2002.

 

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