Canada

Revoca delle mascherine,
scoppia la polemica

TORONTO – Dal 21 marzo in Ontario non è più obbligatorio indossare la mascherina. La svolta è stata annunciata mercoledì dal Chief Medical Officer of Health della provincia Kieran Moore. Ma, a chiedersi se questa sia una buona idea sono in tanti. Virologi, insegnanti, semplici residenti ritengono che il provvedimento sia prematuro.

Eliminare questo elemento di protezione contro il Covid sembra, a dir poco, azzardato dal momento che ospedalizzazioni, ricoveri in terapia intensiva e morti sono ancora all’ordine del giorno. Ieri in Ontario sono state ricoverate 742 persone contagiate dal virus delle quali 244 in terapia intensiva mentre i decessi sono stati 20. Secondo Peter Juni, direttore del Tavolo scientifico Covid-19 dell’Ontario disporre di maggior tempo per analizzare i dati dopo che la provincia ha revocato la maggior parte delle restrizioni il 1 marzo, sarebbe stato più saggio.

“In questo momento stiamo prendendo le decisioni molto in fretta – ha detto il dottor Juni, direttore del Tavolo scientifico Covid-19 dell’Ontario – non sto dicendo che non possa funzionare. Potrebbe, perché abbiamo anche accumulato molta immunità ma poteva essere una buona idea aspettare prima che i dati mostrassero una certa stabilità o un aumento come conseguenza dell’allentamento delle restrizioni fatto il 1º marzo. In ogni caso vedremo come va”.

Juni ha detto che gli sarebbe piaciuto che la mascherina fosse stata obbligatoria almeno altri 10 giorni. Paul Roumeliotis, Chief Medical Officer of Health dell’Ontario Orientale, condivide appieno questa opinione. “Sono d’accordo con il suo punto di vista. Avrei aspettato altre due settimane – ha detto – attendere fino alla fine di marzo o all’inizio di aprile avrebbe consentito ai funzionari di vedere cosa succede quando i bambini tornano a scuola dopo il March Break”.

Lo specialista in malattie infettive Isaac Bogoch ha affermato che avrebbe voluto vedere una riduzione sostenuta dei casi e dei ricoveri prima che il provvedimento fosse revocato. “Penso che sarebbe stato ragionevole indossare le mascherine un po’ più a lungo – ha detto a CTV News – sarebbe arrivato il momento, probabilmente presto, in cui penso che l’obbligo delle mascherine avrebbe potuto essere revocato Forse tra qualche settimana”.

Anche la pediatra di Toronto Sloane Freeman consiglia ai suoi pazienti di continuare a indossare la mascherina. “Secondo me è un po’ presto per revocare l’obbligo della mascherina… Mi preoccupo in particolare dei bambini non vaccinati o vaccinati parzialmente – ha detto – Omicron è ancora tra di noi, spero che i bambini continuino a usare le mascherine”.

Sulla stessa lunghezza d’onda di Juni, Roumeliotis, Bogoch e Freeman è anche l’ufficiale sanitario di Ottawa, Vera Etches che reputa importante “usare cautela nei cambiamenti alle restrizioni per il Covid-19”. “Man mano che le misure di salute pubblica continuano a essere revocate, diventerà sempre più importante per gli individui valutare il proprio livello di rischio e il rischio di coloro con cui vivono e interagiscono – ha detto – gli individui e le loro famiglie devono scegliere come, piuttosto che essere obbligati, proteggersi al meglio. Ciò includerà la decisione di indossare una mascherina negli spazi interni o condivisi”.

Etches ha dichiarato di essere contenta che le mascherine continueranno ad essere obbligatorie ancora per un po’ di tempo sui mezzi di trasporto pubblici e negli ambienti sanitari e ha messo in luce il disagio che alcuni residenti potrebbero provare per la loro eliminazione.

“Incoraggio i genitori, gli insegnanti e gli operatori sanitari a continuare con i livelli di protezione che li fanno sentire a proprio agio e che possono ridurre la trasmissione di Covid, comprese le mascherine”, ha detto.

Anche il mondo della scuola è in subbuglio. “Sembra davvero una decisione prematura – ha affermato Karen Brown, presidente della Elementary Teachers’ Federation of Ontario (ETFO) – stiamo rimuovendo un altro livello chiave di protezione, ovvero le mascherine che avevano il compito di rallentare la diffusione del virus e la cosa ci preoccupa”. La Brown ha aggiunto che ETFO incoraggerà i membri che “si sentono vulnerabili” a continuare a indossare le loro mascherine a scuola.

Non sembra affatto preoccupato invece il governo che difende a spada tratta la sua decisione. Il ministro dell’Istruzione Stephen Lecce ha dichiarato che l’Ontario “sta seguendo una manciata di altre giurisdizioni canadesi che hanno già revocato l’obbligo della mascherina”. Lecce ha indicato i miglioramenti della ventilazione realizzati nelle scuole e afferma che la provincia sta seguendo le raccomandazioni del dottor Moore.

Sul piede di guerra è invece l’Ontario Principals’ Council che si oppone con decisione al bando delle mascherine nelle scuole il 21 marzo sostenendo che “molte famiglie potrebbero viaggiare durante il March Break la prossima settimana, aumentando il rischio di diffusione del virus”.

La Children’s Health Coalition, un gruppo di organizzazioni sanitarie per i bambini in Ontario – compreso l’Hospital for Sick Children – ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che avrebbe preferito aspettare almeno due settimane dopo il March Break. “Vogliamo tutti che la pandemia sia un ricordo per i nostri bambini, non parte della loro vita quotidiana. Ma non siamo ancora lì, quindi chiediamo a tutti di continuare a tenere conto di coloro che li circondano quando si tratta di indossare la mascherina”, si legge nella sua dichiarazione.

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