Canada

Quattro suppletive: il governo
alla prova delle urne,
grana Bernier per i tory

TORONTO – Il conto alla rovescia è finito. Oggi gli elettori di quattro distretti federali sono chiamati alle urne per scegliere il loro rappresentante alla House of Commons, in un test che viene considerato molto importante sia per governo sia per i conservatori. Il voto infatti fornirà un’istantanea concreta e credibile dello stato di salute del Partito Liberale, visto che a livello nazionale i sondaggi degli ultimi mesi non sono affatto lusinghieri. Per il principale partito d’opposizione, invece, le byelection rappresentano un’occasione ghiotta per dimostrare il livello di disaffezione dell’elettorato nei confronti dell’esecutivo.

Ma andiamo con ordine. Le elezioni suppletive sono state indette per la sostituzione di quattro parlamentari: si tratta di Marc Garneau (Notre-Dame-de-Grâce–Westmount, in Quebec), Dave MacKenzie (Oxford, in Ontario) Candice Bergen (Portage–Lisgar, in Manitoba) e del compianto Jim Carr in Winnipeg South Centre. L’obiettivo dichiarato dei liberali è quello di difendere le due circoscrizioni occupate in precedenza dallo stesso Carr e dall’ex ministro Garneau, cercando di riconquistare il seggio occupato fino ad ora dal conservatore MacKenzie a Oxford. Stando ai sondaggi della vigilia, non dovrebbero esserci problemi a Notre-Dame-de-Grâce–Westmount, dove la candidata grit Anna Gainey è nettamente in testa. Addirittura voci di corridoio confermano come la stessa Gainey, in caso di vittoria, potrebbe entrare nel governo al prossimo rimpasto.

Molto diversa la situazione a Portage–Lisgar (Manitoba). Qui la circoscrizione rappresentata per molto tempo dall’ex leader conservatore ad interim Candice Bergen è stata sotto i riflettori nazionali da quando il leader del People’s Party Maxime Bernier ha deciso di candidarsi nelle elezioni suppletive.

In questo distretto, è bene chiarirlo, l’elettorato è prevalentemente conservatore e la battaglia per la vittoria finale è tutta interna alla destra canadese. A godere dei favori del pronostico è Branden Leslie, ex direttore della campagna elettorale di Bergen.

Bernier si è scagliato contro il suo ex partito per aver promosso “l’ideologia di genere, l’immigrazione di massa, l’isteria climatica, il culto della diversità”. Leslie ha reagito, accusando Bernier di essere un “opportunista del Quebec che dirà o farà qualsiasi cosa pensi che la gente voglia sentire”.

Più recentemente, Leslie ha attaccato Bernier per aver partecipato al World Economic Forum nel 2008, quando Bernier era ministro degli Esteri nel governo di Stephen Harper.

La ragione principale dietro la decisione di Bernier di correre a Portage-Lisgar è il fatto che Solomon Wiebe, il candidato del PPC nel 2021, è stato il più forte performer del suo partito nelle ultime elezioni, con quasi il 22% dei voti, che comunque non sono bastati per farsi eleggere. Bergen vinse ancora facilmente con il 53% dei voti.

Grande incertezza nel distretto di Oxford nel sud-ovest dell’Ontario, dove gli ultimi sondaggi parlano di un testa a testa tra i liberali e i conservatori che potrebbe essere deciso davvero da una manciata di voti. Il conservatore Arpan Khanna sfida il liberale David Hilderley.

A Winnipeg South Centre, infine, sarà battaglia tra Ben Carr, figlio dell’ex ministro Jim Carr scomparso recentemente, e il conservatore Damir Stipanovic. In tutti i quattro distretti è molto difficile che possano inserirsi nella lotta per la vittoria l’Ndp e il Green Party.

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