Canada

Paura Omicron,
case di cura blindate

TORONTO – La nuova variante Omicron è un rischio nelle case di cura a lunga degenza. E l’Ontario cerca di giocare d’anticipo mettendo in atto misure temporanee che entreranno in vigore a partire da domani quando l’accesso alle LTC da parte dei visitatori generici sarà sospeso mentre solo i caregiver designati potranno continuare a entrare nelle case di cura a lungo termine. Sospese anche le assenze giornaliere di tutti i residenti per motivi sociali.

L’allarme causato dalla estrema contagiosità del ceppo del Covid-19 Omicron ha spinto il governo della provincia – dopo aver consultato il Chief Medical Officer of Health Kieran Moore – a intraprendere ulteriori azioni per proteggere la salute e la sicurezza dei residenti, del personale e degli assistenti nelle case di cura a lunga degenza. “Sappiamo che i residenti delle strutture a lunga degenza corrono rischi maggiori a causa del Covid-19. Dati gli alti tassi di infezione della comunità che stiamo vedendo con la variante Omicron, il momento di agire è adesso – ha affermato Rod Phillips, ministro del LTC – oltre alle misure che abbiamo già intrapreso, queste nuove regole temporanee aiuteranno a mantenere i residenti al sicuro e aiuteranno il personale a rimanere sul posto di lavoro”.

La situazione è in continua evoluzione ma il governo assicura che continuerà a monitorare da vicino la situazione nelle case di cura a lunga degenza e che continuerà a implementare le misure necessarie per proteggere i residenti e il personale.

Al momento focolai e contagi nelle LTC dell’Ontario salgono lentamente ma costantemente. In base agli ultimi dati disponibili i primi sono saliti da 19 a 26 mentre le infezioni tra i residenti sono passate da 28 a 31, quelle tra lo staff da 44 a 56.

All’inizio di questo mese, il governo ha messo in atto policy nelle LTC progettate per ottimizzare la sicurezza per i residenti e il personale, incluso il requisito che tutti i visitatori generici debbano essere completamente vaccinati per entrare nelle case di cura. Tuttavia, l’elevata trasmissibilità della variante Omicron significherà probabilmente che il personale sarà esposto o contrarrà il Covid e che sarà imperativo tenere il virus fuori dalle case per prevenire esiti gravi per i residenti e il personale. “Mi rendo conto perfettamente che queste nuove misure temporanee avranno un impatto sulla possibilità degli anziani di avere contatti stretti con molti dei loro amici e familiari – ha affermato il ministro Phillips – ma dobbiamo rimanere vigili contro la variante Omicron per proteggere loro e il personale dell’assistenza a lunga degenza”. “Sappiamo che queste misure sono difficili da accettare sia per i residenti che per le loro famiglie, ma dobbiamo proteggere le persone più fragili, compresi i residenti delle case di cura a lunga degenza” ha aggiunto il dottor Kieran Moore.

Sebbene le vaccinazioni Covid-19 si siano dimostrate molto efficaci, è importante che gli abitanti dell’Ontario non abbassino la guardia nella lotta in corso contro la pandemia e che tutto il personale, gli operatori sanitari e i residenti nelle case di cura a lungo termine continuino a praticare le misure di salute pubblica di base, tra cui lo screening all’ingresso, l’uso delle mascherine, il distanziamento fisico, l’igiene delle mani e l’isolamento a casa in caso di malattia.

Nel frattempo rimane invece un mistero la riapertura delle scuole nella provincia prevista per il 3 gennaio. Parlando da Mississauga ieri il premier Doug Ford ha detto che il governo si riunirà presto per prendere una decisione. “So che la ministra Elliott ne ha discusso con il ministro dell’istruzione Lecce e faremo un annuncio nei prossimi giorni. Vogliamo vedere come vanno le cose e ovviamente consultare il chief medical officer Moore», ha affermato Ford.

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