Canada

L’economia continua a preoccupare
i canadesi, ma ci sono
segnali incoraggianti

TORONTO – L’andamento dell’economia, comprese inflazione e tassi d’interesse alla stelle, continua a preoccupare i canadesi, anche se la percezione generale è leggermente migliorata rispetto agli ultimi mesi. È quanto emerge dall’istantanea scattata da Maru Group nel suo ultimo sondaggio, nel quale viene messo in luce come il clima di pesante pessimismo di questo inizio 2023 stia progressivamente cambiando in un più augurante cauto ottimismo. Nello specifico, dodici dei sedici parametri utilizzati per creare il Maru Household Outlook Index (MHOI) sono migliorati nell’ultimo studio appena pubblicato.

In generale, si legge nel rapporto, la percezione della propria situazione finanziaria ha subito un miglioramento e questo grazie ad alcuni segnali positivi ai quali abbiamo assistito nell’ultimo periodo.

In primo luogo, dopo le impennate del 2022, l’ondata inflazionistica sembra essersi stabilizzata. In questo momento l’indice viaggia attorno al 4,3 per cento, ben lontano dall’8,1 per cento registro lo scorso anno.

In questo contesto, tuttavia, bisogna anche tenere conto del progressivo aumento del costo della vita determinata dalla corsa verso l’alto dei prezzi dei prodotti alimentari e più in generale dei beni che compongono il carrello della spesa.

Un secondo segnale che ha donato un minimo di ottimismo ai canadesi è lo stop all’aumento dei tassi di interesse voluto da Bank of Canada proprio per porre un freno all’inflazione. Nel 2022 la Banca Centrale canadese ha ritoccato verso l’alto il tasso di sconto per otto mesi consecutivi, portando l’indice al 4,50 per cento.

Stando ai risultati del sondaggio, la maggior parte dei canadesi ritiene che questa aggressiva politica monetaria di Bank of Canada sia ormai finita e che, di conseguenza, nell’immediato futuro non ci saranno nuovi aumenti del costo del denaro.

Tra i miglioramenti citati da Maru, il 41 per cento dei canadesi ha dichiarato di ritenere che l’economia nazionale si rafforzerà nei prossimi 60 giorni, un aumento di sei punti percentuali rispetto al 35 per cento di marzo. Gli autori di Maru hanno dichiarato in un comunicato stampa che è stato il miglior risultato dal luglio 2022. Tuttavia, il 59 per cento degli intervistati non condivide questo atteggiamento volto all’ottimismo.

Sempre più persone concordano sul fatto che l’economia si sta muovendo nella giusta direzione: il 39 per cento ad aprile rispetto al 34 per cento. Tuttavia, la maggioranza (61 per cento) ha affermato che lo stato dell’economia sta andando nella direzione sbagliata.

Meno canadesi (48 per cento) hanno dichiarato che si preoccuperanno delle proprie finanze personali nei prossimi 60 giorni rispetto a poco più della metà (51 per cento) di marzo. Inoltre, anche il numero di persone che hanno dichiarato che avrebbero faticato ad arrivare a fine mese è sceso ad aprile al 34 per cento dal 37 per cento di marzo. Un maggior numero di intervistati, il 59 per cento, ha indicato che nei prossimi due mesi si aspettava di avere abbastanza risparmi personali, rispetto al 55 per cento di marzo.

Il numero di persone che hanno dichiarato che avrebbero investito nei mercati finanziari è salito al 32 per cento ad aprile dal 27 per cento di marzo.

La quota di canadesi in grado di risparmiare per la pensione era al 44 per cento ad aprile. Quando l’indice è iniziato, quella misura era al 66 per cento.

L’MHOI è salito a 85 ad aprile da 83 a marzo, che è stata la sua lettura più bassa da quando l’indice è stato avviato da Maru Public Opinion nel 2021. La lettura di aprile è stata comunque ben lontana dal suo massimo di luglio 2021 quando ha registrato 107.

Il numero di base per l’indice è 100. Un risultato superiore a 100 indica ottimismo e al di sotto del pessimismo. Maru compila il suo indice delle famiglie ogni mese ponendo a un panel di circa 1.500 persone una serie di domande sulle prospettive dell’economia nei prossimi 60 giorni.

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