Canada

Ontario: caos tamponi,
rebus scuola
e contagi senza guida politica

TORONTO – Nella fase più critica di questa pandemia di Covid-19 il governo dell’Ontario è sparito. Negli ultimi giorni, complice anche il Natale, il premier e i ministri provinciali, che negli ultimi due anni hanno fatto sentire la loro presenza con cadenza quotidiana, non sono intervenuti per fare il punto sulla situazione epidemiologica in Ontario.

Resta tutto in alto mare: dal caos tamponi con i quali non si riesce a tracciare il tasso di contagio al rebus scuola, con decine di migliaia di genitori che ancora non sanno se la prossima settimana dovranno stare a casa con i figli o meno, passando per la mancanza di appuntamenti disponibili per poter fare la terza dose di vaccino.

Ieri, dopo un “blackout” di una settimana, doveva tornare a parlare il Chief Medical Officer Kieran Moore per illustrare il nuovo piano di tracciamento dei contagi: all’ultimo momento la sua conferenza stampa è stata cancellata, ufficialmente perché si stanno studiando le nuove direttive del CDC americano sulla durata della quarantena dei positivi asintomatici.

In ogni caso la provincia alza le mani e conferma di non essere più in grado di quantificare l’incidenza dei positivi a causa della variante Omicron.

I laboratori di analisi sono intasati da decine di migliaia di tamponi che devono essere ancora analizzati, molte persone che hanno i kit antigenici a casa e risultano positive, si autoisolano senza comunicarlo alle autorità sanitarie, creando di fatto un corto circuito nel tracciamento dei casi. Tracciamento, ricordiamolo, che sostanzialmente non viene più fatto dalle autorità competenti ma che viene lasciato ai cittadini.

Una Caporetto, insomma, dopo quasi due anni nei quali il governo provinciale – come la controparte federale – aveva gestito abbastanza bene l’emergenza.

Ma all’immobilismo di Doug Ford e della ministra della Sanità Christine Elliott corrisponde il silenzio complice dei leader dell’Ndp e del Partito Liberale: se è vero che lo stato di salute di una democrazia e di una società si misura dalla qualità delle opposizioni, allora siamo davvero a posto.

È proprio nei momenti di difficoltà che le opposizioni dovrebbero chiamare in causa il governo, denunciarne le inadempienze, le incongruenze, le mancanze.

Ma per carità, siamo nel bel mezzo delle feste natalizie e di fine anno, l’assemblea legislativa a Queen’s Park è chiusa fino al 2022 e di conseguenza tutto tace.

Ora, per fortuna, in questa pandemia la nostra classe politica – così come in altri Paesi – è stata affiancata in tutte le decisioni più importanti dalla comunità scientifica, dalla scelta delle misure restrittive per limitare il contagio ai lockdown, passando per l’attivazione dei certificati vaccinali alla tempistica sulle varie dosi di vaccino.

Dobbiamo fare affidamento su di loro, virologi, ricercatori, scienziati e prima di loro tutta la nostra classe medica che lavora in prima linea, dai dottori agli infermieri, dalle Psw a tutti coloro che lavorano nelle strutture ospedaliere e di assistenza in Ontario. Per loro, nel bel mezzo dell’emergenza, non ci sono pause natalizie e di fine anno: l’Omicron non va in vacanza.

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