Canada

Moore: “Dal 21 marzo
addio mascherine”

TORONTO – Dal 21 marzo addio alle mascherine, via la quarantena per le persone venute a contatto con un contagiato di Covid-19 e stop ai requisiti di screening nella maggior parte delle situazioni.

Dopo due anni – nonostante il Covid non sia ancora solo un brutto ricordo – l’Ontario porrà fine all’obbligo di indossare mascherine nella maggior parte degli ambienti pubblici al chiuso comprese le scuole.

Lo ha annunciato ieri durante una conferenza stampa il Chief medical officer dell’Ontario Kieran Moore. Un annuncio questo definito dal governo “l’aggiornamento del piano dell’Ontario per convivere e gestire il Covid-19”. “Considerati i continui miglioramenti l’Ontario rimuoverà il requisito delle mascherine obbligatorie – ha affermato Moore – ora stiamo imparando a gestire e a convivere con il Covid-19 a lungo termine e ciò richiede il passaggio a una risposta più equilibrata alla pandemia”.

Gli utenti del trasporto pubblico e tutti i pazienti, i residenti, i visitatori e il personale degli ospedali, delle carceri e del sistema di assistenza a lunga degenza saranno invece tenuti a indossare le mascherine almeno fino al 27 aprile.

Dal 21 marzo, giorno in cui gli studenti rientreranno a scuola dopo il March Break, scomparirà il requisito di screening dei sintomi che i genitori sono tenuti a completare ogni giorno prima di accompagnare i propri figli a scuola.

Altri requisiti al momento in vigore nelle scuole come la suddivisione in gruppi finiranno, ma i funzionari del Ministero della Salute hanno affermato che le forniture di DPI e test antigenici rapidi continueranno ad affluire alle scuole.

In pratica dal 21 marzo la mascherina non sarà più obbligatoria ma chi non si sente a suo agio nel toglierla può tranquillamente continuare a portarla. “So che molte persone non vogliono indossarle. Spetterà agli abitanti dell’Ontario decidere se indossare le mascherine o no – ha detto il premier Doug Ford a Brantford quando un giornalista gli ha chiesto informazioni sui cambiamenti – ma dobbiamo andare avanti, le persone sono esauste e anche i bambini nelle aule scolastiche no ne possono più”.

Cambiano anche le regole sull’auto isolamento in caso di esposizione al virus. Presto, chiunque sia stato esposto al Covid-19 al di fuori della propria famiglia, indipendentemente dallo stato vaccinale, non avrà bisogno di auto isolarsi. Sarà tenuto invece a indossare la mascherina quando non è in casa e astenersi da attività pubbliche “dove sarebbe necessaria la rimozione della mascherina” per 10 giorni, non visitare nessuno ad alto rischio di gravi conseguenze o frequentare un luogo come un ospedale per 10 giorni.

Coloro che sono venuti a contatto con il virus tramite da un membro della loro famiglia, se hanno 18 anni e hanno ricevuto la dose di richiamo non hanno più bisogno di auto isolarsi così come non devono osservare la quarantena quelli che di anni ne hanno meno di 18 e sono completamente vaccinati oppure che si sono ripresi da un’infezione di Covid-19 negli ultimi 90 giorni. Qualsiasi persona non vaccinata venuta a contatto con qualcuno infetto a casa deve invece auto isolarsi.

Altre restrizioni verranno rimosse il prossimo mese. Il Reopening Ontario Act della provincia e tutte le relative misure di emergenza, comprese quelle che impongono l’uso della mascherina in tutto il settore ospedaliero, scadranno il 27 aprile.

Anche Toronto, su raccomandazione del Medical Officer of Health della città Eileen de Villa, è decisa a seguire la provincia ed eliminare il requisito della mascherina nella maggior parte delle strutture il 21 marzo.

Ma non bisogna ancora cantar vittoria. La provincia sta ancora rilevando dozzine di decessi Covid-19 a settimana, anche se il tasso di mortalità è diminuito rispetto al picco di fine gennaio. Ieri le persone ospedalizzate erano 751 delle quali 241 ricoverate nei reparti di terapia intensiva mentre i decessi sono stati 27. Sono invece 1.947 i contagi confermati dai laboratori.

Non è affatto convinto che la revoca dell’obbligatorietà delle mascherine sia la decisione giusta lo specialista in malattie infettive dell’UHN Isaac Bogoch. Andare con i piedi di piombo, dice, sarebbe meglio. “Considerata la situazione in Ontario avrebbe senso continuare a indossare le mascherine in ambienti chiusi – ha detto il dottor Bogoch – i dati in nostro possesso, seppur limitati, sulla diffusione del virus nella provincia suggeriscono che il declino dei casi si è fermato di recente. Invece di vederli precipitare, in realtà stiamo assistendo a un plateau nei contagi e nei ricoveri. Prima di iniziare a eliminare le mascherine sarebbe bene vedere una traiettoria discendente sostenuta”.

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