Canada

L’inutile visita di Charles, il… Principe dimenticato

TORONTO – I momenti salienti del genere umano sono resi memorabili dai detti attribuiti ai protagonisti della storia.

“Veni vidi vici “ e’ il detto attribuito a Giulio Cesare dopo la fulminea vittoria nel Ponto.

Anche “Alea iacta est” ( il dado e’ tratto ) e’ attribuito a Giulio Cesare in occasione del passaggio del fiume Rubicone che dette inizio alla sua ribellione contro il senato romano. Questi detti sono impressi nella memoria collettiva per sancire fatti memorabili.

Date le inconvenienze di sui soffre la vegliarda Regina Elisabetta, che ormai veleggia nel novantasettesimo anno, gli scorsi tre giorni hanno visto la prima visita ufficiale in Canada del Principe Charles in qualità di erede al trono e della consorte Camilla duchessa di Cornwall .

Abbiamo scrutato le cronache per cercare un detto, un fatto caratterizzante la prima visita dell’attempato erede al trono inglese. Abbiamo trovato il nulla.

La coppia ha fatto le cose che di solito fanno i personaggi per riempire il tempo perché non hanno funzioni specifiche.

Charles ha incontrato gruppi indigeni. Ha avuto incontri con personaggi pubblici a cominciare dal primo Ministro Trudeau con cui ha scambiato generalità da cui ,come era da aspettarsi,non e’ percolata alcuna rilevante risoluzione ufficiale. Incontrando i leaders indigeni Charles ha espresso comprensione ed ha auspicato la riconciliazione ,guardandosi però dal chiedere scusa per i torti ed i soprusi subiti, regnante la corona inglese di cui Canada era colonia. Anacronisticamente anche oggi i regnanti inglesi sono i capi dello stato canadese.

La consorte Camilla bardata con gli orripilanti cappelli , prerogativa della famiglia reale inglese, per riempire le giornate e per dare l’impressione di essere occupata in cose utili e piacevoli ha visitato scuole per la preservazione delle lingue indigene frequentate da bambini locali. Ha espresso apprezzamento di una recita con un laconico”very nice”.

Non ha mancato di esprimere il comprensibile desiderio di voler essere Queen Consort (regina consorte). Charles è un infelice, a parte le vicende famigliari e personali.

Nell’immaginario collettivo non è mai stato associato alla figura del Principe Azzurro – non solo per il semplice fattore estetico, ma anche per il disastro della relazione con Diana, sua prima moglie.

Le biografie autorizzate rivelano un personaggio con tratti patetici.

In una esplosiva biografia esprime considerazioni poco generose verso la regina: “Una madre lontana e inaccessibile” e viene descritto come permaloso, ossessivo (fa la stessa colazione da sempre e il suo uovo deve essere bollito “esattamente per quattro minuti”) amante della parapsicologia. Ma ne esce anche simpatico con l’infanzia difficile, nonostante agi e lussi, bullizzato dal prepotente padre Filippo che lo mando’ a fare il militare mentre lui voleva studiare arte e letteratura. Ragazzo fragile e insicuro, Carlo crescendo non ha acquistato sicurezza.

E non ha avuto migliore sorte da adulto, perché lo scandalo del divorzio da Diana, la drammatica morte di lei e il matrimonio con Camilla, la sua amante di sempre, lo hanno reso inviso a molti. Charles tuttavia ha dimostrato sensibilità per i problemi dei cambiamenti climatici e ha creato perfino un piccolo, personale paradiso di biodiversità: Duchy Home Farm, proprietà di oltre 400 ettari vicina alla tenuta di Highgrove dove dal 1985 sperimenta colture e allevamenti totalmente organici.

Il principe coltiva, non personalmente ovviamente, ma attraverso il suo fidato manager David Wilson prodotti agricoli biologici .

Alleva pregiati bovini Aberdeen Angus, varie razze di maiali originali inglesi e pecore delle isole Ebridi; tutti a pascolo, naturalmente, curati con l’omeopatia in caso di malattia. Non ha mai mostrato interesse ad essere vaccaro o contadino casomai l’eredita’ al trono svanisse.

Per questa meritevole iniziativa i cattivi sudditi lo scherniscono chiamandolo “Il principe che parla con gli alberi” .

Ad onor del vero Charles per via della convinta vocazione ambientalista secondo molti merita di essere definito The green prince, il Principe Verde. Charles, principe del Galles e figlio maggiore della regina Elisabetta II e di Filippo duca di Edimburgo, vanta un amaro record: è l’erede al trono con l’attesa più lunga nella storia del Regno Unito. Il 14 novembre compie 74 anni e ancora aspetta di veder posata sul suo capo la corona. Charles è stato investito del titolo di principe del Galles nel 1969 ma e’ dubbio se salirà mai al trono; alcuni vorrebbero che a occuparlo fosse direttamente William, come sognava Lady D. Talora da l’impressione di essere come un’appendice della famiglia reale che è li’ perché è il primogenito. Il Time nel 2013 lo apostrofò con ferocia come “Il principe dimenticato”. I reali visitatori , come sono venuti sono ripartiti senza lasciar traccia. Pare siano svaniti senza essere mai stati tra noi : dimenticati.

Odoardo Di Santo è stato deputato provinciale nelle fila dell’Ndp

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