Canada

William Davis, l’ultimo
grande premier conservatore

TORONTO – William Grenville Davis, Premier dell’Ontario dal 1971 al 1984 è morto domenica scorsa a casa in Brampton circondato dalla sua famiglia . Aveva 92 anni.

Il cordoglio espresso è stato unanime e sincero, perché Bill come veniva conosciuto, pur avendo guidato la provincia dell’Ontario in tempi di grandi trasformazioni sociali, prendendo decisioni che toccavano interessi contrastanti, personalmente non aveva nemici.

Prima di essere eletto Premier, Davis come Ministro dell’Istruzione introdusse una riforma radicale del sistema scolastico in Ontario adeguato alla nuova realtà.

Per dare più scelte agli studenti, istituì i Community College, l’OISE (Ontario Institute for Studies in Education), promosse l’espansione della Università in Ontario per rispondere ai bisogni della generazione dei baby boom in un’era di alta disoccupazione e di necessità di specializzazione.

Pose termine alla costruzione di autostrade urbane arrestando la Allan expressway ad Eglinton.

Dimostrà senso dello Stato, non partitico, sostenendo il Primo Ministro Pierre Trudeau liberale nel rimpatrio della costituzione.

Come capo del governo dedicato alla free enterprise acquistò il 25% della compagnia petrolifera Suncor e iniziò una strategia industriale tripartita, proposta dell’NDP.

Per i gruppi etnici e specie per gli immigrati recenti fino ad allora maltollerati, il governo Davis rappresentà lo spartiacque che permise la nostra l’integrazione nella società dell’Ontario fino ad allora strettamnente di cultura Wasp.

Gli immigrati erano il serbatoio di manodopera per sostenere il gigantesco boom economico del dopoguerra.

Le morti sul lavoro erano parte della cronaca quotidiana, come prova il monumento agli Italian Fallen Workers sul campus del Columbus Centre.

Nel 1960 incominciò la rivoluzione dopo l’incidente mortale ad Hogg’s Hollow dove cinque giovani italiani morirono intrappolati in un incidenti che non doveva avvenire.

La politica del multiculturalismo era di là da venire.

Nel 1975 Davis fu sopreso dai risultati delle elezioni.

Il West End di Toronto andò all’NDP.

Per la prima volta quattro Italocanadesi furono eletti al parlamento provinciale tra cui il sottoscritto, Tony Grande, Tony Lupusella dell’NDP a Toronto e Remo Mancini, Liberale a Windsor.

Non è tutta la verità dire che venivano guardati con circospezione o addirittura con sospetto.

Da un lato i vecchi del mestiere non sapevano cosa aspettarsi e noi non sapevamo come comportarci nonostante le ripetute sessioni di training degli esperti.

Un giorno fummo avvicinati dal factotum del Premier Clare Wescott desideroso a suo dire di conoscerci.

Noi avemmo l’impressione di essere sotto osservazione.

Davis, un uomo pratico, usava dire “Bland works” e non faceva discorsi astrusi. Si preoccupava di fare le cose pratiche usando il linguaggio del popolo.

Si rese conto che la nostra presenza non era un accidente della storia ma riflettava la nuova realtà dell’Ontario.

Per noi italo-canadesi la priorità assoluta era il problema degli infortuni sul lavoro di cui molti lavoratori manuali erano vittime.

Davis si rese conto che il problema era vero e nonostante le resistenze della base imprenditoriale del partito conservatore, nominò Ministro del Lavoro il Deputato Bob Elgie, un red tory, progressista e sensibile ai problemi da noi instancabilmente sollevati.

Ne risultò un rapporto di lavoro proficuo che sfociò nell’introduzione oltre alla riforma in senso più equo del WCB, nell’Health and Safety Act, la legge che ha contribuito decisivamente alla riduzione di incidenti mortali sul lavoro.

Alto nella lista delle nostre priorità era il multiculturalismo e l’insegnamento delle lingue etniche nel sistemna scolastico che i detentori del potere ritenevano una minaccia allo status quo.

Nel 1982 presentai l’Education Amendment Act una proposta di legge privata per introdurre l’insegnamento delle lingue etniche nelle scuole.

Discussa il 4 novembre 1982 ebbe supporto unanime, finché Davis mi chiamò per dirmi che era d’accordo con il principio ma fece notare che se la legge fosse stata approvata nella mia versione avremmo provocato la ribellione dei francofoni che si vedevano paragonati alle lingue etniche.

La legge fu emendata e successivamente Davis presentò la legge ora in vigore.

Davis aveva un rapporto di amicizia e di rispetto oltre le linee del partito.

Stimava il leader dell’NDP Stephen Lewis che dopo aver lasciato la politica si è dedicato all’aiuto delle popolazioni africane devastate dall’AIDS.

Un giorno Davis, avendo visto il mio nome tra i sostenitori della Stephen Lewis Foundation, mi incoraggiò ad aiutare Stephen come lui stesso e Roy Mc Murtry.

Davis fu l’ultimo grande Premier conservatore. Dopo di lui la razza dei Red Tories è divenuta una endangered species. Anche per questo Bill Davis viene ricordato con affetto e ammirazione.

More Articles by the Same Author: