Canada

La Cina toglie il Canada dalla lista dei viaggi approvati: “Duro colpo per il turismo”

TORONTO – Vacanze proibite in Canada per gli (aspiranti) turisti cinesi. La Cina ha infatti escluso il Canada dall’elenco delle destinazioni internazionali “approvate” per i gruppi turistici, mentre gli agenti di viaggio cinesi hanno ottenuto il via libera per prenotare viaggi post-pandemia in altri Paesi come Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud, Australia.

“Un altro duro colpo per gli imprenditori canadesi del turismo che hanno avuto anni difficili a causa delle restrizioni legate alla pandemia”, ha detto a CTV Beth Potter, presidente e CEO della Tourism Industry Association of Canada.

L’ambasciata cinese in Canada afferma, a sua volta, che la decisione di omettere il Canada dalla lista – pubblicata il 10 agosto scorso – è stata presa in risposta alle recenti tensioni politiche tra Ottawa e Pechino.

“Ultimamente, la parte canadese ha ripetutamente esaltato la cosiddetta ‘interferenza cinese’, atti discriminatori anti-asiatici stanno aumentando in modo significativo in Canada” ha scritto l’ambasciata cinese a CTV.

E poi ancora: “Il governo cinese attribuisce grande importanza alla protezione della sicurezza e dei diritti legittimi dei cittadini cinesi all’estero e desidera che possano viaggiare in un ambiente sicuro e amichevole”.

La Cina sa che i suoi cittadini hanno un peso economico, poiché i turisti della Cina continentale spendono più dei turisti di qualsiasi altro Paese quando sono all’estero: nel solo 2019, i turisti cinesi hanno speso 255 miliardi di dollari in tutto il mondo; nel 2018, un record di 757.000 viaggiatori cinesi è venuto in Canada e ha speso 2 miliardi di dollari canadesi, secondo Statistics Canada.

Ma l’idillio è finito quando nel dicembre dello stesso anno le autorità canadesi hanno arrestato la dirigente di Huawei, Meng Wanzhou, per conto di funzionari statunitensi, nell’ambito di un’inchiesta che la vedeva accusata di frode ed elusione delle sanzioni contro l’Iran. Da allora, i rapporti fra Canada e Cina sono precipitati: prima l’arresto e las detenzione di due canadesi in Cina, poi il blocco delle esportazioni agricole canadesi da parte di Pechino e, infine, la vicenda delle “interferenze cinesi” che vede la Cina è stata anche accusata di intromettersi nel processo democratico del Canada.

Beth Potter spera che la Cina includa il Canada nel momento in cui aggiornerà la sua lista di viaggio “approvata”, ma osserva che i membri dell’associazione che riunisce gli operatori turistici canadesi stanno preparando alternative. “Significa che l’industria del turismo canadese dovrà guardare ad altri mercati”, ha affermato Potter. “Per colmare il vuoto che verrà lasciato dalla Cina”.

Foto di Andreas da Pixabay

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