Canada

Doug Ford in corsa
per formare governo
di maggioranza

TORONTO – Un governo di maggioranza del Progressive Conservative, esattamente come nel 2018. È questo lo scenario più probabile, a sei settimane dal voto provinciale, secondo le proiezioni dei seggi elaborate dal sito specializzato 338canada.com, che analizza il livello di consenso dei partiti in corsa in vista dell’appuntamento alle urne il prossimo 2 giugno.

Secondo i dati presi in esame se si dovesse votate in questo momento il partito guidato dal premier uscente Doug Ford conquisterebbe 71 seggi sui 124 a disposizione, ben al di sopra dei 63 necessari per garantirsi la maggioranza assoluta dei deputati a Queen’s Park: quattro anni fa il Progressive Conservative vinse in 76 circoscrizioni.

Ben diverso lo stato di salute elettorale del principale partito d’opposizione, l’Ndp, che dopo i buoni risultati dell’ultima consultazione elettorale – dove fu in grado di fare eleggere 40 deputati provinciali – sembra destinato a un calo significativo sia nel voto popolare che nella conseguente distribuzione dei seggi nell’assemblea legislativa dell’Ontario.

In questo momento i neodemocratici sono in testa solamente in 24 distretti e questo anche a causa del progressivo rafforzamento del Partito Liberale guidato da Steven Del Duca: dopo il tracollo del 2018, quando il partito passò dalla maggioranza assoluta dei seggi ad appena sette rappresentanti eletti, i grit dovrebbero riprendersi senza però essere in grado di impensierire l’attuale partito di maggioranza. Sempre secondo 338canada.com, se si dovesse votare in questo momento i liberali vincerebbero in 28 distretti, diventando di fatto il partito d’opposizione ufficiale a Queen’s Park. I Verdi, infine, confermerebbero l’unico deputato attualmente in carica.

I rapporti di forza delineati nell’ultima elaborazione di 338canada.com potranno cambiare nelle prossime settimane o sono destinati a cristallizzarsi e rimanere invariati alle prossime elezioni? In questo momento – ci dice lo studio preso in esame – è molto difficile che da qui al 2 giugno possa avvenire un terremoto politico capace di scardinare i rapporti e gli equilibri tra i partiti che si sono consolidati negli ultimi mesi.

Nell’analisi infatti scopriamo che dei 71 distretti dove i conservatori sono in netto vantaggio, solamente in 12 il margine con il secondo partito è uguale o inferiore al 3 per cento. Nella peggiore delle ipotesi per il premier uscente, i conservatori avranno comunque la maggioranza relativa dei seggi a quota 59, mentre né liberali né neodemocratici saranno in grado di avere una forza numerica superiore a Queen’s Park.

Nel migliore scenario ipotizzabile con i numeri attuali, ci dice 338canada.com, il Partito Liberale raggiungerebbe quota 48 deputati mentre l’Ndp non andrebbe oltre a 37 seggi. E questo – continua l’analisi – solamente se i due partiti d’opposizione dovessero fare l’en plein in tutti i distretti dove il margine tra loro e il candidato conservatore è ancora in qualche modo colmabile.

In ogni caso la partita è ancora tutta da giocare. La campagna elettorale ufficiale inizierà solamente a maggio e i margini per recuperare ancora ci sarebbero. Ma per impensierire il premier uscente, Ndp e liberali devono cambiare marcia e puntare alla svolta. Altrimenti saranno altri quattro anni di governo Ford.

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