Canada

Alberta al collasso: 5.181 casi in tre giorni

EDMONTON – Alberta ancora in piena emergenza: sono ben 5.181 i nuovi casi di Covid-19 registrati nella provincia – che ha 4.371.000 milioni di abitanti – durante il fine settimana. Su 15.989 test effettuati venerdì, sono stati confermati 1.882 contagi; sabato, sono stati identificati 1.541 casi su 14.846 test e domenica altre 1.758 infezioni da 15.037 test.

Il numero di casi attivi totali in tutta la provincia è salito dunque a 21.307, rispetto ai 20.040 segnalati venerdì. E durante il fine settimana sono stati segnalati anche altri 23 decessi per Covid-19, con il bilancio delle vittime della malattia in Alberta che arriva a 2.645.

Drammatica la situazione negli ospedali: lunedì c’erano 1.063 persone ricoverate per il Covid-19, 265 delle quali in terapia intensiva. Un “salto” impressionante dai 243 pazienti ricoverati in ICU venerdì.

A partire da lunedì, i servizi sanitari dell’Alberta hanno 370 posti-letto totali in terapia intensiva, inclusi 197 ulteriori spazi di emergenza: un aumento del 114% rispetto alla linea di partenza di qualche settimana fa.

“AHS (Alberta Health Services) ha aperto 38 ulteriori spazi di emergenza in terapia intensiva negli ultimi sette giorni”, ha dichiarato il portavoce Kerry Williamson. L’Alberta ha attualmente 312 pazienti in terapia intensiva, “la stragrande maggioranza dei quali (265, appunto) è positiva al Covid-19”, ha detto Williamson, che ha aggiunto: “Questo è il numero più alto di pazienti in terapia intensiva dall’inizio della pandemia”.

Il numero di pazienti in ICU è infatti aumentato dell’11% nell’ultima settimana e la capacità di terapia intensiva dell’Alberta è ora all’84%. Senza gli spazi aggiuntivi per le sovratensioni, la percentuale sarebbe del 180%: un collasso senza precedenti. La zona di Calgary è all’80% della capacità attuale, quella di Edmonton all’86% (compresi gli spazi aggiuntivi).

Intanto, dopo la tardiva introduzione delle restrizioni anti-Covid da parte del governo provinciale, AHS cerca di correre ai ripari lanciando sui social network una massiccia campagna di vaccinazione, con testimonianze fotografiche e video. Come quella, drammatica, di Bernie Cook, un paziente di 46 anni che dopo due settimane trascorse in terapia intensiva con il ventilatore, dal letto dell’ospedale, con un filo di fiato, lancia un appello: “Vaccinatevi. Il Covid-19 è la cosa più oscura e spaventosa che abbia mai incontrato”.

Qui sotto, il tweet di AHS con il video-appello (dal profilo Twitter di AHS)

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