TORONTO – Più di 850.000 canadesi di età inferiore ai 29 anni sono disoccupati e senza alcuna istruzione o formazione post-secondaria, il che in prospettiva potrebbe costare miliardi al Paese. Il dato emerge da un nuovo rapporto di Deloitte intitolato “Failure to launch” (che potete scaricare e/o leggere qui: Deloitte-Report-Failure-to-Launch), commissionato da King’s Trust Canada, ente di beneficenza fondato da Re Carlo III, che si occupa di crea percorsi verso l’occupazione per i giovani che affrontano barriere, fornendo loro formazione professionale gratuita, esperienza lavorativa, opportunità di networking.
Secondo il rapporto, la disoccupazione giovanile in Canada ha raggiunto il 14,5% in agosto, il livello massimo registrato nell’ultimo (nel 2013 era al 13,2 mentre il dato medio del 2023 era 10,8). E secondo Statistics Canada, il tasso di disoccupazione per i canadesi tra i 18 e i 24 anni nel mese di ottobre era del 12,8%, più del doppio del tasso del 5,4% per i canadesi di età superiore ai 25 anni. Un situazione difficile, insomma, che potrebbe comportare – secondo il rapporto- una perdita di 18,5 miliardi di dollari nel PIL e più di 5 miliardi di dollari in perdite di entrate per il governo canadese.
Farah Mohamed, CEO di King’s Trust, intervistata durante “Your Morning” su CTV, ha spiegato che “non si sta facendo niente per assumere i giovani in un modo che abbia senso”, spiegnado che “un giovane deve avere tre anni di esperienza lavorativa, una laurea, essere bilingue… ma si vuole pagare questa persona 20 dollari l’ora”. Secondo Farah, il problema colpisce maggiormente le popolazioni razzializzate e quelle con disabilità. E quello che manca è l’iniziativa del governo: ci sono cose che possono essere fatte, ha detto, inclusi incentivi governativi per assumere giovani che incontrano ostacoli. Inoltre, secondo Farah anche le aziende dovrebbero essere parte della soluzione: le posizioni entry-level dovrebbero essere accessibili, senza qualifiche irragionevoli. “Dobbiamo capire quali sono le barriere che stiamo mettendo di fronte alle persone”, ha aggiunto.
Secondo lo studio di Deloitte, i tassi di disoccupazione giovanile variano notevolmente in tutto il Canada. Guardando i dati del 2023, si va dal 19,4% nel Nunavut al 6,2% nello Yukon. I dati variano notevolmente anche da un Paese all’altro: il Canada si colloca a metà tra i Paesi del G7 e gli altri selezionati omologhi membri dell’OCSE.
Nelle immagini in alto, due grafici tratti dal rapporto di Deloitte