Ontario

“Bando alle ciance,
Ford pensi ai negoziati”

TORONTO – Come previsto i negoziati tra il governo dell’Ontario e il Canadian Union of Public Employees (CUPE) non sono dei più facili.

Quello di ieri è stato il terzo giorno in cui le due parti si sono incontrate per cercare di giungere ad un accordo che possa porre fine a minacce, scioperi, leggi controverse ma la strada appare in salita. Nel frattempo, il sindacato che rappresenta il personale non docente ha dichiarato di voler limitare i commenti agli organi di informazione fino a quando il suo comitato di contrattazione rimarrà al tavolo delle trattative.

“Per indirizzare meglio i nostri sforzi al fine di raggiungere un accordo liberamente negoziato abbiamo deciso di non rilasciare dichiarazioni ai media – ha affermato un portavoce del CUPE – chiediamo rispettosamente al governo Ford di impegnarsi a fare lo stesso astenendosi dal rilasciare dichiarazioni che distraggono dai negoziati e di dedicare il tempo a cercare di giungere a un accordo per il bene degli studenti e per buoni posti di lavoro”.

All’inizio di questa settimana Ford ha rivelato che il suo governo ha presentato “un’offerta migliore” rispetto alla precedente ma una fonte attendibile ha svelato che questa conteneva un aumento salariale “a due livelli”, cosa che ha fatto inviperire il sindacato che vuole un aumento forfettario per tutti i lavoratori. Sempre secondo quanto trapelato l’ultima offerta prevede un aumento annuo del 3,5% per i lavoratori meno pagati e un aumento più vicino al 2% per quelli più pagati. Il CUPE, che dice di non aver ricevuto questa offerta, fa comunque sapere che non consiglierebbe affatto ai propri membri di accettare un contratto di questo genere.

Il sindacato afferma che il suo unico obiettivo è negoziare un contratto collettivo che soddisfi le esigenze di studenti, genitori e lavoratori, che guadagnano in media 39.000 dollari all’anno.

Ford, intanto, non si schioda dalla sua posizione: “Ci concentreremo sui lavoratori a bassa retribuzione, questo è il nostro obiettivo – ha detto – sarò giusto, spero che anche il sindacato lo sarà”.

E mentre i negoziati sembrano procedere a tentoni, lunedì è il giorno in cui la provincia ha promesso di abrogare il Bill 28 ovvero il tanto discusso Keeping Students in Class Act. “Manterremo la nostra parola, lo faremo”, ha detto nei giorni scorsi Ford al sindacato e all’Ndp che ne chiedevano l’annullamento immediato.

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