TORONTO – Come previsto l’aumento della Carbon Tax è scattato ieri. E con l’aumento della Carbon Tax ha preso il via quello del prezzo della benzina. A nulla sono valse le lamentele e la richiesta di bloccare il rialzo da parte di alcuni premier e dei canadesi all’unisono. Il primo ministro Trudeau non ha battuto ciglio ed è andato avanti per la sua strada. Il prezzo della Carbon Tax è salito a 80 dollari a tonnellata, rispetto agli attuali 65 dollari a tonnellata. E non è tutto. Il prezzo continuerà ad aumentare ogni anno di 15 dollari fino a raggiungere i 170 dollari a tonnellata entro il 2030. Per la benzina, l’imposta è di 17,6 centesimi al litro, in aumento di circa 3,3 centesimi al litro mentre l’aumento del diesel è di circa 4 centesimi al litro. A Toronto ieri i prezzi alle pompe sono saliti fino a 1,62 dollari al litro.
La Carbon Tax fa parte del piano del governo federale per ridurre le emissioni di gas serra. Le province e i territori che non vogliono adottare una propria tassa su queste emissioni sono soggetti al modello di tariffazione federale.
Il premier Doug Ford ha espresso apertamente il suo disprezzo per questa policy, sostenendo che è “la peggiore tassa mai imposta sulle persone”. Nel suo budget per il 2024, Ford ha esteso fino alla fine dell’anno il taglio delle aliquote fiscali su gas e carburante nella provincia, una misura temporanea messa in atto dal suo governo nel 2022 per combattere l’aumento dei prezzi.
Il taglio riduce la tassa sulla benzina di 5,7 centesimi al litro e la tassa sul carburante di 5,3 centesimi al litro. Il governo Ford ritiene che il taglio dell’aliquota fiscale, da quando è stato introdotto, abbia fatto risparmiare alle famiglie dell’Ontario una media di 320 dollari negli ultimi due anni e mezzo.
È importante notare che il governo federale offre ai consumatori un rimborso per compensare il costo della Carbon Tax : in Ontario, ad esempio, un singolo individuo può ricevere circa 140 dollari quando presenta la dichiarazione dei redditi. Il problema, ha detto l’analista politico di CTV News Scott Reid è che nonostante ciò la percezione dell’aumento della Carbon Tax è negativa.
“Si ha la sensazione di essere schiacciati in un momento in cui il costo della vita sta già gravando pesantemente sulle persone – ha detto – aumentare le tasse non ha contribuito all’elezione di nessuno”.
In una lettera inviata nei giorni scorsi ai sette premier che chiedono lo stop dell’imminente aumento della tassa Trudeau ha scritto che “ci sono diversi fattori che influenzano l’inflazione” e ha chiesto proposte alternative valide.
Il premier del Manitoba Wab Kinew ha raccolto la sfida lanciata dal primo ministro alle province ed ha detto che il suo governo dimostrerà che il Manitoba non ha bisogno del sostegno federale. Kinew ha affermato che la sua provincia ha già “decarbonizzato efficacemente la nostra elettricità” grazie agli investimenti nella rete idroelettrica della provincia negli ultimi 50 anni. Inoltre, ha affermato che le nuove misure nel prossimo bilancio del suo governo, che sarà pubblicato oggi, metteranno “il Manitoba sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di emissioni zero senza l’imposta federale a carico dei consumatori”.
Il modo, vuole dimostrare a Trudeau il premier Kinew, c’è. La polemica intanto continua.
