TORONTO – Per il secondo mese consecutivo cresce l’inflazione in Canada. La conferma è arrivata ieri dal rapporto mensile di StatsCan che mette in luce come il costo della vita sia passato dal 3,3 per cento registrato a luglio al 4 per cento di agosto. Un segnale negativo, quello messo in luce ieri, che potrebbe stimolare ancora una volta Bank of Canada all’ennesimo intervento con il possibile aumento dei tassi d’interesse.
Un elemento positivo rispetto ai mesi scorsi è rappresentato dal rallentamento della crescita dei prezzi dei beni alimentari, che comunque continuano a viaggiare a una velocità molto più sostenuta rispetto all’indice dell’inflazione: ad agosto il carrello della spesa si è attestato al 6,9 per cento su base annua rispetto all’8,5 per cento di luglio.
Ad incidere sulla nuova impennata dell’inflazione sono stati soprattutto i prodotti energetici. I prezzi della benzina sono aumentati dello 0,8 per cento su base annua ad agosto, il primo aumento annuale da gennaio 2023, dopo essere scesi del 12,9 per cento a luglio. “Il guadagno anno su anno dell’indice della benzina – si legge nel rapporto di Statistics Canada – è stato in parte guidato da un effetto dell’anno base, poiché i prezzi sono scesi del 9,6 per cento mese su mese nell’agosto 2022, a causa della maggiore produzione globale di petrolio e dei minori margini di raffinazione.
Su base mensile, i prezzi della benzina sono aumentati del 4,6 per cento, contribuendo anche all’aumento anno su anno nell’agosto 2023. Il guadagno mensile è stato principalmente il risultato dell’aumento dei prezzi del greggio a seguito dei tagli alla produzione dei principali paesi produttori di petrolio.
Ad alimentare la nuova spinta inflattiva sono stati anche i costi collegati alla casa, come mutui e affitti. “I prezzi relativi all’abitazione – continua il rapporto di StatsCan – sono aumentati del 6,0 per cento su base annua ad agosto, dopo essere aumentati del 5,1 per cento a luglio. La crescita più rapida dei prezzi è stata guidata dall’indice degli affitti, che è aumentato del 6,5 per cento su base annua a livello nazionale, dopo un aumento del 5,5 per cento a luglio. Tra gli altri fattori, un contesto di tassi di interesse più elevati, che può creare barriere alla proprietà di abitazioni, esercita una pressione al rialzo sull’indice.
Mentre i prezzi degli affitti hanno accelerato in otto province, quelli con la crescita più rapida dei prezzi sono stati Newfoundland e Labrador (+8,4 per cento), Alberta (+6,5 per cento), Nuova Scozia (+9,5 per cento) e Manitoba (+6,1 per cento).
Anche l’indice del costo degli interessi ipotecari ha contribuito all’accelerazione dei prezzi dei rifugi, che ad agosto sono aumentati a un ritmo leggermente più rapido (+30,9%) rispetto a luglio (+30,6%). Per quanto riguarda i costi dei generi alimentari, i prezzi di frutta fresca (+0,2 per cento), prodotti a base di cereali (+9,8 per cento) e pollo fresco o congelato (+8,9 per cento) sono aumentati a un ritmo più lento su base annua ad agosto rispetto a luglio, contribuendo alla decelerazione dei prezzi dei generi alimentari. Al contrario, i consumatori hanno pagato di più per carne bovina fresca o congelata (+11,9 per cento), caffè e tè (+9 per cento), nonché per zucchero e dolciumi (+10,9 per cento).
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