TORONTO – Non sono un monarchico. Tuttavia, quando sono stato insediato nel Consiglio dei Ministri [come Privy Councillor] ho giurato fedeltà alla Corona, il Capo di Stato canadese e Custode della nostra Costituzione. Le mie reazioni alla scomparsa della venerabile Regina Elisabetta II sono condizionate da ciò.
Dalla sua morte, la stampa e i media in lingua inglese si sono impegnati in una pratica rumorosa per vedere chi potesse trovare più cittadini disposti a testimoniare l’impatto duraturo, indelebile e personale che questa donna – una regina – ha avuto e continua ad avere su di loro. Per favore, il commento è artificioso.
Elisabetta II, l’icona politica, presiedeva una monarchia costituzionale la cui caratteristica essenziale è consentire ai rappresentanti del popolo di avviare e attuare le leggi che li favoriscano. Secondo la maggior parte dei pareri, espressi prima della sua morte, ha svolto quel compito in modo ammirevole. Continua il dibattito sui meriti relativi dell’istituzione. Il Canada fa parte di questo dibattito.
Era certamente consapevole del suo ruolo e coltivava, attraverso la sua cerchia di consiglieri e “gestori”, l’immagine della deferenza con una dignità che la casta politica “popolare” raramente esibisce. Ha sempre dimostrato “classe”. Senza affettazione, le sue parole erano sempre ben scelte per adattarsi all’occasione. È merito suo.
Sul fronte più personale, Elisabetta II era favolosamente ricca, oltre ogni immaginazione, vivendo in luoghi e palazzi che non sono facilmente replicabili. Ha scelto di evitare gli stili di vita “sfacciati” consentiti e perdonati a uomini e donne con tali mezzi. Era elegante.
Doveva anche essere stata almeno un po’ turbata dal comportamento della famiglia, dei figli e della loro prole. Se questo è un problema morale/sociale per le persone del Commonwealth, non è più una sua responsabilità. Le loro scelte non sono colpa sua. Il suo viaggio è giunto al termine.
Questo ora dovrà gestirlo il suo erede, Carlo III. Lui, ora “la Corona”, ha reso il dovuto omaggio all’eredità di Elisabetta II, chiudendo con una semplice frase: grazie mamma.
Ci ricorda con questa frase che Lei era una persona della “vita reale”, non una fantasia, una finzione dell’immaginazione di qualcun altro. Possa riposare nella pace eterna.
Nelle foto in alto, alcuni momenti della vita della regina Elisabetta II: con Carlo, William e Kate, e nel riquadro
con la sorella Margaret, contessa di Snowdon (foto tratte dal sito royal.uk)
PER LEGGERE I COMMENTI PRECEDENTI: https://www.corriere.ca/il-commento/