Canada

Attivista lancia campagna
contro l’apertura di negozi di cannabis

TORONTO – Il 18 giugno segnerà il triste anniversario del primo anno dell’orribile incidente avvenuto a Brampton nel quale ha perso la vita Karolina Ciasullo, 37 anni e le sue tre figlie: Klara, 6 anni, Lilianna, 3 e Mila, 1. Per onorare la famiglia e aiutare a porre fine a tali incidenti mortali causati da conducenti in stato di alterazione psicofisica per abuso di sostanze stupefacenti, l’attivista 22enne di Brampton Cody Vatcher (nella foto), ha dato il via a una campagna (nomoreweedshops.com) per bloccare l’apertura di negozi di cannabis a Brampton.

Vatcher, dopo aver letto un rapporto della polizia che ha rivelato un aumento dell’86% delle accuse confutate per guida in stato di alterazione psico-fisica in seguito all’assunzione di sostanze stupefacenti a Peel, ha deciso di agire. “Mi sono reso conto molto rapidamente che la prossima vittima potevamo essere io, o la mia fidanzata, o mia madre e i suoi figli adottivi – ha detto – Potresti essere tu”, ha aggiunto.

Vatcher ha stampato circa 500 cartelli invitando i residenti a unirsi alla campagna, esporre i cartelli e firmare la petizione per fermare l’apertura di negozi di cannabis a Brampton.

Mentre i negozi di ‘erba’ sono in procinto di spuntare in giro per la GTA, secondo la Alcohol and Gaming Commission of Ontario (AGCO) almeno 40 negozi di cannabis al dettaglio in attesa di licenze, sono autorizzati ad aprire a Brampton.

Nel 2018, il governo provinciale ha promulgato il Cannabis License Act, che richiede a tutte le persone di ottenere una licenza dall’AGCO per operare negozi di cannabis al dettaglio in “mattoni e calce” in Ontario.

Vatcher, insieme a centinaia di sostenitori che hanno aderito alla campagna, teme che con l’apertura di più locali che vendono ‘erba’, le persone che fumano e guidano in condizioni di disabilità potenzialmente sono destinate ad aumentare. Questo potrebbe inevitabilmente portare a eventi più tragici come quello che ha colpito la famiglia Ciasullo.

Quasi un anno fa, la famiglia Ciasullo è stata distrutta in seguito a un incidente che ha ucciso quattro membri della stessa famiglia. Il 24 giugno, il ventenne ritenuto responsabile di aver provocato lo schianto è stato incriminato di quattro capi d’acccusa per operazione pericolosa di un veicolo a motore che ha provocato la morte e quattro capi di imputazione per guida in stato di alterazione psico-fisica in seguito all’assunzione di droga che ha causato morte.

Il processo inizierà il 12 luglio 2021.

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