TORONTO – Circa 5,2 milioni di dosi di vaccino anti Covid-19 in due settimane. Il Canada è pronto a cambiare passo nella campagna nazionale di vaccinazione di massa, nel tentativo di rispettare la road map fissata dal governo federale che prevede almeno una dose di vaccino per tutti i canadesi che vorranno riceverla entro il primo di luglio.
La scorsa settimana sono arrivate nel nostro Paese circa 3 milioni di dosi, mentre entro i prossimi sette giorni ne arriveranno altre 2,2 milioni. Nel dettaglio – secondo i dati del governo – il Canada questa settimana riceverà 1.019.070 dosi della Pfizer-BioNTech, 855.600 del Moderna e 316mila dell’Astra- Zeneca.
Dall’inizio del 2021 a fine marzo il Canada ha ricevuto 9,5 milioni di dosi, rispetto ai 6 milioni che erano state fissate come quota minima dal governo federale. Di queste, secondo gli ultimi dati raccolti dal portale covid19tracker.ca, circa 8.610.000 dosi sono state distribuite alle Province e ai Territori, mentre sono state somministrate 6.450.860 dosi. In tutto sono 704.407 i canadesi che hanno ricevuto la prima e la seconda dose di vaccino e sono completamente immunizzati contro il Covid-19. Si tratta di dati incoraggianti, anche perché nell’immediato futuro dovrebbero ulteriormente aumentare le forniture dei vaccini.
Da qui alla fine di maggio la Pfizer invierà in Canada un milione di vaccini alla settimana, forniture queste che aumenteranno fino a 2 milioni di vaccini alla settimana previsti nel mese di giugno. Anche per Moderna e AstraZeneca ci sarà un progressivo incremento nelle forniture, mentre da fine aprile arriverà in Canada pure il quarto vaccino approvato il mese scorso dall’ente regolatore, quello della Johnson and Johnson, l’unico che per essere completamente efficace necessita di una singola dose.
Nel caso in cui dovesse essere rispettata la tabella di marcia approvata dall’esecutivo federale, entro il Canada Day al nostro Paese saranno state consegnate 44 milioni di dosi. Di fronte a questi dati incoraggianti, però, continuano ad esserci delle nubi all’orizzonte.
L’incidenza delle nuove varianti – in particolare della B117 o variante inglese – ha provocato un’impennata della curva epidemiologica in Ontario e in altre Province. Si assiste, come hanno confermato le autorità sanitarie, a un significativo abbassamento dell’età media delle persone infettate che devono andare all’ospedale e che vengono ricoverate in terapia intensiva, mentre il numero giornaliero dei nuovi contagi cresce progressivamente nonostante le nuove restrizioni entrate in vigore sabato scorso nel tentativo di frenare la corsa del Covid-19.
Di fronte a questa situazione caratterizzata da grande instabilità, l’obiettivo prefissato dai vari livelli di governo è raggiungere il prima possibile l’immunità di gregge, che secondo gli esperti arriverà quando circa l’80 per cento della popolazione avrà sviluppato gli anticorpi contro il Covid-19.
Fino a quel momento, la parola d’ordine sarà non abbassare la guardia.
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