TORONTO – È un primo passo importante. Il Canada è senza governo da quando la Camera si è aggiornata per le vacanze di Natale nel dicembre 2024 e poi quando l’ex Primo Ministro ha prorogato il Parlamento a gennaio per lanciare un rinnovo della leadership liberale, seguito da elezioni ad aprile.
Rinnovo le congratulazioni al nuovo Primo Ministro Mark Carney e i migliori auguri di successo nel loro nuovo ruolo ai Ministri che ha scelto per attuare il suo piano. È un momento di orgoglio per ognuno di loro, a prescindere dalla profondità della loro esperienza e competenza. Saranno messi alla prova presto e con rapidità. La pompa magna del protocollo dovrebbe essere goduta sul momento.
Per il Corriere, i piani operativi e le prestazioni rimarranno sempre al primo posto; le espressioni e le personalità politiche devono necessariamente passare in secondo piano rispetto allo sviluppo della Nazione. A questo proposito, le cerimonie di ieri servono anche a ricordare che i privilegi comportano grandi responsabilità e obblighi. Questo Consiglio dei Ministri, come descritto da Francesco Veronesi altrove in queste pagine, è il team giusto? Che il Primo Ministro Carney stia chiedendo la fiducia del pubblico nelle sue scelte è, in parte, dimostrato dal sottile riferimento alla “competenza nel governo” suggerito da personaggi politici storici associati ai governi federali dell’ultimo mezzo secolo: i governatori generali Clarkson, Jean, Johnson; l’ex Primo Ministro Cretien (i cui mandati al governo risalgono agli anni ’60) e persino un ex Segretario del Consiglio dei Ministri, J. Charette.
Il Primo Ministro Carney, con questo “contorno” istituzionale, potrebbe permettersi la revisione quasi completa del Consiglio Esecutivo, ridotto numericamente ma [presumibilmente] permeato da un’innata e prevedibile voglia di raggiungere il successo di fronte alle evidenti sfide emerse negli ultimi anni, in particolare nell’ultimo trimestre del 2024.
Le più evidenti sono le minacce politiche ed economiche alla nostra sopravvivenza, tra cui, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, l’aggressività del neoeletto Presidente americano, la precarietà dei partenariati internazionali basati su infrastrutture commerciali o militari reciprocamente vantaggiose e le sfide demografiche delle migrazioni in tutto il mondo.
In patria, le questioni aperte sono l’accessibilità economica, la sicurezza pubblica, l’equa distribuzione dei benefici insiti nelle nostre risorse nazionali e la massimizzazione del talento che dobbiamo sviluppare nei nostri popoli. La scelta di questi Ministri potrebbe ben determinare la rapidità e l’efficacia con cui raggiungeremo i nostri obiettivi.
Un altro fattore determinante è la struttura operativa che riusciranno a gestire per realizzare il servizio trasformativo che i canadesi si aspettano dai loro governi. Non c’è dubbio che il volto e le aspirazioni del Canada stiano cambiando: l’ultimo censimento, del 2021, ha rilevato che il 25% dei canadesi parla una terza lingua (etnica) a casa e/o al lavoro. Se la lingua è funzione del modo in cui esprimiamo le nostre aspirazioni ed esperienze, allora il Governo sarà perdonato, e lodato, per aver integrato questi tratti nel tema “Canada Strong”.
Traduzione in Italiano – dall’originale in Inglese – a cura di Marzio Pelù
In alto, l’immagine di copertina della pagina Twitter X di Mark Carney (@MarkJCarney)