Canada

Un canadese su tre
ha difficoltà finanziarie

TORONTO – Un canadese su tre afferma di vivere in una famiglia che sta attraversando difficoltà finanziarie: è quanto rivela un nuovo rapporto di Statistics Canada, secondo il quale – dunque – circa 13 milioni di canadesi di età pari o superiore a 15 anni farebbero parte di famiglie che hanno trovato difficile o molto difficile pagare le spese necessarie come trasporto, alloggio, cibo e vestiario durante il mese di ottobre. Un’enormità, su un totale di 40 milioni di abitanti.

L’inquietante rapporto, pubblicato venerdì, ha poi rilevato che il 41,3% degli affittuari ha maggiori probabilità di avere difficoltà finanziarie rispetto a coloro che vivono in una residenza di proprietà di un membro della famiglia con un mutuo.

Tra le regioni più grandi del Canada, la percentuale più alta di persone che vivono in famiglie con difficoltà finanziarie si trova nell’Ontario meridionale. Quasi la metà degli intervistati nell’area di St. Catharines-Niagara ha segnalato difficoltà finanziarie, pari al 41,8%. Seguono Windsor al 41%, Kitchener-Cambridge-Waterloo al 40,7% e Toronto al 38,1%. La percentuale più bassa si trova nella regione di Quebec City con il 20,5%.

La crescita anno su anno dell’indice dei prezzi al consumo è rallentata da un picco dell’8,1% nel giugno 2022 al 3,8% nel settembre 2023, tricorda il rapporto, ma molti canadesi avvertono ancora una grave crisi finanziaria.

“Il costo più elevato di beni e servizi essenziali continua ad esercitare pressioni finanziarie su molte famiglie in tutto il Canada. A settembre, ad esempio, gli aumenti del costo dell’alloggio (+6,0%) e del cibo (+5,9%) hanno superato la crescita dei salari annuali (+5,0%)”, si legge.

Ma vediamo più in dettaglio la “tipologia” delle persone in difficoltà. Innanzitutto, quasi la metà degli immigrati arrivati ​​in Canada negli ultimi 10 anni – il 44,7% – ha affermato di vivere in una famiglia in difficoltà finanziarie. Poi, secondo il rapporto, le famiglie monoparentali con genitori non occupati risultano, con una percentuale del 69,8%, il gruppo più numeroso con difficoltà finanziarie all’interno della propria economia domestica. Tra i canadesi che vivono in famiglie con doppio reddito e con figli, il 36,1% ha avuto difficoltà a soddisfare i propri bisogni finanziari nel mese di ottobre. Tra i più grandi gruppi di popolazione razzializzata, i canadesi dell’Asia meridionale (47%) ed i “blacks” (43,9%) hanno maggiori probabilità di vivere in una famiglia con difficoltà finanziarie. La percentuale è inferiore per i cinesi canadesi, al 26,8%.

Uno dei grandi problemi è l’abitazione. Un sondaggio condotto dall’Ipsos in ottobre ha rilevato che una maggioranza crescente di canadesi ritiene che possedere una casa sia diventato un privilegio che può essere concesso solo ai ricchi. Inoltre il sondaggio – condotto su 1.500 adulti – ha rilevato che il 71% degli intervistati vive in comunità in cui affermano che esiste una crisi abitativa.

Gli impatti di un costo della vita più elevato si fanno sentire anche nei banchi alimentari di tutto il Paese. Mentre la crescita annuale dei prezzi dei generi alimentari è scesa al 6,9% in agosto rispetto ai massimi a due cifre dello stesso periodo dell’anno scorso, le visite ai negozi di alimentari rimangono un punto dolente per i canadesi schiacciati da tassi di interesse più elevati e da un tasso di inflazione complessivo del 4,0%. La Banca del Canada, com’è noto, ha aumentato il suo tasso di riferimento di 4,75 punti percentuali da marzo 2022, con la maggior parte dell’inasprimento avvenuto lo scorso anno. E nell’annunciare il secondo mantenimento consecutivo dei tassi il 25 ottobre scorso, i funzionari della banca centrale hanno lasciato la porta aperta a futuri aumenti, se necessari, per riportare l’inflazione completamente al di sotto dell’obiettivo del 2%. Data la situazione illustrata da Statistics Canada, sarebbe probabilmente il colpo di grazia.

Foto di Steve Buissinne da Pixabay

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