Canada

Trudeau: dobbiamo inasprire
le sanzioni contro la Russia

TORONTO – Inasprire le sanzioni contro la Russia, aumentare gli aiuti umanitari e le forniture di armi all’Ucraina. È questo il messaggio lanciato ieri da Justin Trudeau durante il suo intervento presso l’Assemblea plenaria del Parlamento Europeo. Un intervento, quello del primo ministro canadese, che arriva ventiquattrore prima del vertice Nato in programma oggi a Bruxelles dove i leader dei Paesi dell’Alleanza Atlantica dovranno discutere le prossime misure da adottare di fronte all’invasione russa in Ucraina.

“Stiamo attraversando una fase caratterizzata da grandi incertezze economiche – ha sottolineato Trudeau – alimentate dall’aumento dell’inflazione globale. Le frustrazioni economiche stanno minacciando la stabilità del mondo e stanno guidando una profonda incertezza sul futuro e la sfiducia nei confronti del governo”.

Ma il discorso del primo ministro, che ieri si è anche incontrato con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, è stato totalmente incentrato sulla crisi ucraina. “Le democrazie affrontano una nuova minaccia da parte del presidente russo Vladimir Putin e della sua invasione dell’Ucraina. L’attacco di Putin all’Ucraina è un attacco ai valori che costituiscono i pilastri di tutte le democrazie. Abbiamo la responsabilità di far capire alla gente perché questi valori sono così importanti, non solo per gli ucraini ma per tutti noi”.

“Dobbiamo impegnarci nuovamente nel lavoro di rafforzamento delle nostre democrazie e dimostrare la leadership di principio che le persone stanno cercando”.

“Il Canada sta a fianco del popolo ucraino mentre l’Europa affronta la sua più grande minaccia alla sicurezza dalla seconda guerra mondiale. I paesi occidentali devono fornire collettivamente più aiuti umanitari alle famiglie colpite dalla guerra, inviare attrezzature militari e aiuti letali in Ucraina e inasprire ulteriormente le sanzioni economiche contro Putin e i suoi sostenitori in Russia e Bielorussia”.

Nel discorso del primo ministro viene quindi ribadita la linea espressa da Ottawa nelle ultime settimane, che nella sostanza ricalca per filo e per segno quella della Casa Bianca: escludendo qualsiasi provvedimento che possa provocare l’escalation tra la Nato e la Russia – bocciata, ad esempio, l’ipotesi della creazione di una no fly zone per permettere la creazione di corridoi umanitari – Trudeau punta dritto all’inasprimento delle sanzioni proprio nella giornata in cui Putin ha giocato al rialzo, ordinando il pagamento del gas e del petrolio in Europa solamente con rubli e non con dollari o euro. Per il primo ministro canadese, inoltre, resta fondamentale un altro aspetto, quello dell’aiuto umanitario verso la popolazione civile e verso gli sfollati ucraini, che secondo le Nazioni Unite hanno già abbondantemente superato quota 10 milioni.

Dopo l’intervento di Trudeau al Parlamento europeo, è intervenuta anche la von der Leyen. “La libertà ha un nome, il suo nome è Ucraina e la bandiera ucraina è la bandiera della libertà oggi”, ha detto la presidente della Commissione.

“L’UE renderà questa guerra un fallimento strategico per Putin. Le severe sanzioni stanno già colpendo duramente e le risorse che Putin sta usando per finanziare questa guerra devono essere prosciugate. La politica energetica è anche politica di sicurezza e l’UE ha già adottato e continuerà ad adottare misure per diventare indipendente dalle importazioni russe di gas e petrolio”.

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