Toronto

Tory: ora lockdown più duro per tutta la GTA

TORONTO – In vista delle festività, Toronto e le città limitrofe devono adottare misure più dure per contrastare il contagio di Covid-19. È l’appello lanciato ieri da John Tory in vista della scadenza dei primi 28 giorni di lockdown a Toronto.

Secondo il sindaco, numeri alla mano, la città non è ancora pronta ad uscire dal lockdown e a un conseguente allentamento delle restrizioni. Al contrario, proprio perché le misure adottate nelle ultime quattro settimane non hanno portato ai risultati sperati, servirebbe un nuovo giro di vite che non coinvolga solamente Toronto, ma anche tutte le aree che compongono la GTA.

D’altro canto, i dati confermano come i lockdown a macchia di leopardo voluto dal governo abbiano dei punti deboli facilmente comprensibili: nel momento in cui una zona è in lockdown e a pochi chilometri di distanza un’altra area non lo è, i residenti che vogliono evitare le restrizioni si spostano per fare acquisti dove i negozi sono ancora aperti. Questo, oltre a rendere del tutto inefficace il lockdown in determinate aree, alimenta il contagio nelle zone dove i numeri dei positivi sono più bassi.

Ecco allora – ed è questa la richiesta di Tory – che diventa evidente il bisogno di rendere omogenee le restrizioni in tutte le zone limitrofe. “La verità – ha sottolineato il sindaco di Toronto – è che abbiamo bisogno di provvedimenti che interessino l’intera regione. Come stanno adesso le cose, è troppo facile per la gente trovare il modo di non rispettare le misure in vigore nella città in cui vivono. Dobbiamo invece scoraggiare questi comportamenti, che mettono in pericolo tutti i risultati e tutti i progressi che abbiamo fatto in questi lunghi mesi contro la pandemia”.

Da questo punto di vista, il periodo delle festività potrebbe anche facilitare l’attivazione di misure omogenee e coordinate tra le varie città della Greater Toronto Area. “Ci stiamo avvicinando al Natale, le scuole saranno chiuse, mentre un numero crescente di esercizi commerciali opererà a regime ridotto. Dovremmo approfittare di questa opportunità”. Anche perché – è questo il ragionamento del sindaco – l’apertura delle scuole in Ontario ha certamente aiutato la diffusione del Covid- 19.

Ora per due settimane, con il lockdown in vigore e le scuole chiuse, si potrebbe davvero fare un passo avanti decisivo con l’obiettivo del calo dei contagi e dell’appiattimento della curva in questa seconda ondata della pandemia.

Ma la preoccupazione di Tory non arriva semplicemente dai dati giornalieri dei nuovi casi di Covid. Il sindaco infatti guarda con grande apprensione alla difficile situazione che si è venuta a creare negli ospedali cittadini e in particolare nei reparti di terapia intensiva, dove la capienza è ormai a livelli preoccupanti.

“La situazione è estremamente seria e preoccupante – ha aggiunto – ci troveremo al punto in cui gli ospedali saranno costretti a non prendere più pazienti che necessitano di cure che non siano correlate con il Covid-19. Non possiamo permettercelo, dobbiamo assolutamente attivare tutte le misure necessarie per rallentare il contagio”.

E lo strumento migliore, quindi, è quello di una stretta generalizzata che non riguardi solamente Toronto, ma tutti i Comuni della GTA.

More Articles by the Same Author: