Toronto

Stretta del TTC, a fine
mese tornano le multe

TORONTO – A partire dalla fine di questo mese il Toronto Transit Commission riprende a multare chi viene pescato a bordo di un mezzo pubblico senza biglietto. Le multe salate – 235 dollari – dovrebbero scoraggiare coloro che viaggiano a scrocco. Niente biglietto né abbonamento. Il cambiamento della policy è stato messo nero su bianco nel rapporto presentato alla riunione del board dell’azienda di trasporto pubblico. La stretta torna in vigore dopo essere stata interrotta per tre anni, vale a dire dall’inizio della pandemia di Covid-19.

Ora che il sistema sta perdendo il 13% delle sue entrate mensili a causa dell’evasione tariffaria, in particolar modo sui tram, il TTC cerca di correre ai ripari.

Il presidente del board del TTC Jon Burnside ha affermato che la decisione rientra nel ritorno alle operazioni regolari e quindi alle norme pre-pandemia. “È davvero importante tornare alla normalità e questo è far rispettare le regole – ha detto – credo che in questa città aleggi un po’ di senso di illegalità. Anche le cose semplici come pagare il biglietto del TTC sono un primo passo importante per affrontare questo problema”.

Il TTC ha 110 controllori e circa la metà di questi è stata incaricata di “sostenere gli sforzi per la sicurezza”. Questi ispettori torneranno alle loro normali funzioni entro la fine di marzo, quando verranno nuovamente implementate le multe per chi viaggia sui mezzi pubblici senza pagare.

La decisione fa seguito all’aumento delle tariffe di 10 centesimi approvato dal board lo scorso mese nonchè ai tagli del servizio su alcune linee.

Prima della pandemia, gli ispettori emettevano una media di 1.800 multe al mese. Ma si prevede che questi numeri muteranno man mano che il TTC implementerà un “cambiamento culturale” per combattere il razzismo sistemico e per affrontare le preoccupazioni sui pregiudizi nell’infliggere le contravvenzioni. “Considerato il cambiamento culturale in corso nel Revenue Protection, che si pone l’obiettivo di concentrarsi sulla prevenzione dell’evasione delle tariffe attraverso l’educazione e l’informazione degli utenti, si prevede che il numero di biglietti emessi diminuirà in modo significativo”, recita il rapporto del TTC.

Burnside ha affermato che la ripresa delle multe avverrà con grande attenzione. “Non possiamo prendere di mira i gruppi, che si tratti di età, sesso o razza, occorre essere molto trasparenti, molto equi”.

Il TTC lancerà anche due programmi pilota per rendere più trasparente il suo sistema di applicazione delle sanzioni. Circa 40 ispettori e poliziotti speciali saranno dotati di telecamere indossabili per registrare le loro interazioni con i viaggiatori. Altri 30 agenti opereranno apparecchiature di biglietteria mobile, che hanno lo scopo di accelerare l’implementazione delle contravvenzioni. “Ci sono molte entrate perse che poi si traducono in tariffe più alte o servizi ridotti per tutti, il che, ovviamente, è un grosso problema per molti residenti di Toronto”, ha detto Burnside.

Shelagh Pizey-Allen, portavoce di un gruppo chiamato TTCRiders, ha affermato che il ritorno delle contravvenzioni avrà un impatto negativo sulle persone che meno possono permettersi di pagare e che invece la città dovrebbe esercitare pressioni sui livelli più alti del governo per sostenere il sistema di trasporto pubblico e colmare il deficit di finanziamento creato dalla scarsa utenza durante la pandemia. “I veri evasori delle tariffe del nostro sistema di trasporto sono i governi provinciale e federale che ancora non hanno contribuito – ha detto Pizey-Allen – stanno prendendo di mira le persone sbagliate. È iniquo e criminalizza davvero la povertà nella nostra città”.

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